Il mercato torna a ingranare la quinta
- direzione167
- 5 giu 2022
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AUTO/Svolta a settembre con 156.132 immatricolazioni in più rispetto allo stesso mese del 2019

di Domenico Conti
TORINO. Per la prima volta nel 2020 il mercato dell'auto, grazie agli incentivi, inverte la rotta e presenta un segno positivo. A settembre - secondo i dati del ministero dei Trasporti - sono state 156.132 le immatricolazioni, il 9,5% in più dello stesso mese del 2019. Resta ancora negativo il totale delle auto vendute da inizio anno a causa della pandemia e del lockdown: sono 966.017, mezzo milione in meno dell'analogo periodo del 2019, con una flessione del 34,21% (a maggio era -50%). Per Fca la crescita è quasi il doppio rispetto a quella del mercato: le immatricolazioni sono state 36.979, il 17,52% in più dello stesso mese del 2019, con una quota del 23,68% (+1,61%). Nei nove mesi il gruppo ha venduto 227.083 auto, con un calo del 35,72% e una quota del 23,51% (-0,56%). Cresce il segmento delle auto ibride ed elettriche, +215% a settembre e +72% da inizio 2020, con la Fiat Panda che si conferma il modello più venduto tra tutte le vetture ibride. L'effetto positivo della politica degli incentivi è evidente, sottolineano tutti gli operatori del settore, ma le risorse si stanno esaurendo (quella a sostegno di motorizzazioni tradizionali è finita in due settimane) e il rifinanziamento è ritenuto necessario. Il Centro Studi Promotor registra con la sua inchiesta "un clima di fiducia dei concessionari molto elevato". Il risultato di settembre - spiega - avrebbe potuto essere molto più rilevante se lo stanziamento per gli incentivi non fosse stato rigidamente contingentato in funzione delle emissioni di CO2 al chilometro raggruppate in 4 classi". "i dati di settembre equivalgono a una cartina di tornasole che conferma l'efficacia della politica degli incentivi per superare una crisi di mercato straordinaria" commenta Michele Crisci, presidente dell'Unrae, l'associazione delle case automobilistiche estere. "Un mancato rifinanziamento agli incentivi danneggerebbe il mercato e sarebbe un clamoroso errore strategico da parte del nostro Paese", osserva Crisci. Il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano, avverte che "non è possibile, neppure con incentivi rivisitati, recuperare negli ultimi tre mesi dell'anno il numero rilevante di vetture vendute in meno. Il 2020 farà quindi registrare un volume inferiore a quello del 2019, che si chiuse a quota 1.916.649. Bisogna destinare al rinnovo del parco circolante italiano di auto risorse decisamente più consistenti di quelle stanziate nel 2020 utilizzando anche parte dei fondi messi a disposizione dall'Unione Europea". "Finalmente torna il sereno grazie al contributo determinante della misura di sostegno alla domanda in vigore", dice l'Anfia che si augura che "nell'iter di conversione in legge del Dl Agosto, sia prevista l'estensione dei tempi di rottamazione da 15 a 45 giorni".
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