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Il turismo passa in prima fila

Recovery/Oltre sei miliardi per il patrimonio culturale. Roma: fondi per Giubileo e Ryder Cup



di Michele Cassano

ROMA. Una strategia focalizzata sulla rigenerazione del patrimonio culturale e turistico, valorizzazione degli asset e delle competenze e digitalizzazione dell’accesso, con una declinazione attenta ai temi ambientali. Sono queste le linee guida per gli investimenti legati al turismo e alla cultura, previsti nella bozza del Piano di ripresa e resilienza. Risorse per 6 miliardi e 80 milioni destinate alla valorizzazione del patrimonio culturale (1,10 miliardi), alla rigenerazione culturale di piccoli siti turistici e culturali, aree rurali e periferie urbane (2,42 miliardi) all’industria culturale e creativa 4.0 (160 milioni) e al Turismo 4.0 (2,40 miliardi).Sul fronte dei beni culturali, gli interventi sono mirati al restauro e la rifunzionalizzazione dei complessi a elevata valenza storica e architettonica; alla digitalizzazione del patrimonio informativo di archivi, biblioteche, musei; all’abbattimento delle barriere architettoniche, oltre che al miglioramento dell’efficienza energetica nel cinema, nei teatri e nei musei. I progetti non riguardano solo le grandi città. Buona parte delle risorse è destinata alla valorizzazione ai piccoli centri italiani e alle zone rurali, sostenendo l’attivazione di iniziative imprenditoriali e commerciali, rivitalizzando il tessuto socio-economico dei luoghi, contrastando lo spopolamento dei territori e favorendo la conservazione del paesaggio e delle tradizioni. Al tempo stesso, si investirà nella riqualificazione di luoghi identitari, periferie, parchi e giardini storici e nella sicurezza antisismica dei luoghi di culto e nel restauro del patrimonio del Fondo Edifici di Culto. Attenzione anche all’industria culturale e creativa con risorse per 160 milioni di euro. Previsti, in particolare, interventi per migliorare l’impronta ecologica degli eventi culturali attraverso l’inclusione di criteri sociali e ambientali negli appalti pubblici. Saranno, inoltre, favoriti i programmi di formazione promossi dal Ministero della Cultura e incentivi per progetti di innovazione e digitalizzazione. Sul fronte della sviluppo dell’attività ricettiva, prevista la creazione di un hub del turismo digitale, accessibile attraverso una piattaforma web dedicata, che consenta il collegamento dell’intero ecosistema turistico. A vantaggio degli operatori, invece, ci saranno crediti d’imposta su investimenti volti a migliorare le infrastrutture, prestiti a tasso agevolato e investimenti diretti per progetti su sostenibilità climatica e digitalizzazione e risorse dedicate a sostenere operazioni di consolidamento tra le PMI e la creazione di nuove imprese da parte dei giovani under 35, in particolare al Mezzogiorno. Interventi ad hoc, infine, per la città di Roma, in vista della Ryder Cup del 2022 e del Giubileo del 2025. Sei le linee di intervento con risorse per 500 milioni di euro, volte a: restauro del patrimonio culturale e urbano e interventi di messa in sicurezza lungo i cammini giubilari; riqualificazione delle aree periferiche della città; rinnovo e restauro di parchi, giardini storici, fontane e ville; digitalizzazione dei servizi culturali; incremento dell’offerta culturale nelle periferie per promuovere l’inclusione sociale. PIEMONTE - La pandemia, nel 2020, ha più che dimezzato arrivi e partenze, ma il Piemonte cresce nelle intenzioni di viaggio e nelle recensioni web, e il gradimento di Torino supera quello di Milano. Lo certificano i dati relativi al primo anno pandemico diffusi dall’Osservatorio turistico regionale. A salvare l’estate, a fronte di un calo degli stranieri che ha toccato punte del 67%, i voucher vacanza finanziati dalla Regione Piemonte all’insegna dello slogan ‘Sei nostro ospite 2 notti su 3’. Ne sono stati venduti 32 mila, che hanno portato sul territorio più di 345 mila presenze e una ricaduta stimata in oltre 45 milioni di euro. L’area che nell’estate è riuscita a mantenere quasi inalterata la quota di turisti italiani del 2019 è quella dei laghi, mentre Torino risulta la più colpita dalla crisi innescata dal Covid. Il consuntivo globale segna -53% nei pernottamenti e - 57% negli arrivi, il che significa 6 milioni e 971 mila pernottamenti in meno e 2 milioni e 314 arrivi mancati. La Germania, primo mercato estero, segna -60% di arrivi.

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