Israele: attentato Elad, i due ricercati 'hanno confessato'
- direzione167
- 5 giu 2022
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Un altro arresto compiuto nel loro villaggio in Cisgiordania

TEL AVIV, 08 MAG - I due palestinesi catturati oggi dalle forze di sicurezza israeliane dopo una serrata caccia all'uomo protrattasi per quattro giorni hanno confessato di aver compiuto l'attentato di giovedì a Elad (città ortodossa nel centro di Israele), dove tre israeliani sono stati uccisi a colpi di scure e altri due ancora sono stati feriti in modo molto grave. "Sì', io e Subhi abbiamo picchiato della gente, ma non ricordo altri dettagli" ha detto uno dei due assalitori, Assad al-Rifai (19), ai militari che stamane lo ha sorpreso mentre era nascosto in un cespuglio assieme con Subhi Abu Shkeir (20), entrambi originari di un villaggio palestinese della Cisgiordania settentrionale. In una prima ricostruzione, secondo quanto reso noto da fonti militari, i due hanno confermato di aver raggiunto Elad a bordo del furgoncino di un ebreo ortodosso, Oren Ben Iftach, che in passato li aveva già portati in quella città dove erano stati impiegati in lavori di elettricità. Arrivati ad Elad, hanno detto, lo hanno ucciso nel suo stesso veicolo e poco dopo, al calare delle tenebre, sono passati all'azione. I loro inseguitori li hanno scoperti in una boscaglia a poche centinaia di metri da Elad. Hanno scoperto la loro identità grazie a un loro cellulare rimasto sul terreno e a banconote macchiate del sangue di uno degli assalitori. Sul terreno sono state rilevate la scorsa notte altre macchie di sangue, che hanno confermato in maniera definitiva la loro presenza all'interno di un appezzamento di avocado. I due, riferisce l'esercito, sono stati colti di sorpresa e non hanno opposto resistenza. Reparti dell'esercito sono sopraggiunti nel loro villaggio di origine (Rumana, presso Jenin) e hanno compiuto un arresto. Si presume che, come in casi analoghi in passato, le loro abitazioni saranno demolite. La Jihad islamica ha affermato che uno di loro milita in quella organizzazione.
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