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Italia-Cile: Sereni, emozione per cambiamento democratico

Boric ha posto la rivolta sociale in un percorso istituzionale



SANTIAGO DEL CILE, 13 MAR - La viceministra degli Esteri Marina Sereni non ha nascosto oggi la sua "emozione" per aver partecipato in Cile a "un avvicendamento democratico ai vertici del potere come conseguenza, o frutto, di una grande mobilitazione che, nel rispetto delle regole democratiche, ha portato ad un cambiamento generazionale che speriamo generi un rinnovamento della politica". Commentando all''ANSA la successione presidenziale da Sebastián Piñera a Gabriel Boric, la viceministra ha affermato che "naturalmente sappiamo bene che le sfide che dovrà affrontare questa nuova classe politica sono gigantesche". In questo contesto Sereni ha evidenziato il grande momento delle relazioni bilaterali italo-cilene, affermando che "in questi giorni ho incontrato personalità del nuovo governo a cui ho trasmesso la nostra disponibilità a continuare a collaborare con il Cile", dato che "abbiamo molte ragioni per continuare a lavorare insieme". Al riguardo la responsabile governativa ha portato ad esempio le questioni delle energie rinnovabili. "Ci sono - ha ricordato - alcune aziende italiane che sono in prima fila nelle ricerche più avanzate", assicurando che "il Cile può essere un grande laboratorio, non solo per le energie rinnovabili ma anche per l'idrogeno verde". Ad una domanda sulla figura del nuovo presidente Boric, Sereni ha risposto che "si tratta di una personalità molto interessante, come ha dimostrato anche la sua campagna elettorale". Affrontando il passaggio fra il primo ed il secondo turno delle presidenziali, Boric "ha manifestato una capacità di maturazione e di convinzione per aumentare i suoi consensi". Essendo molto giovane (36 anni), ha poi detto, "ha grande facilità per abbracciare nuove idee" e questo grazie "alla sua personalità molto indipendente e alla grande capacità di relazionarsi con la gente". In particolare Sereni ha indicato di aver apprezzato in Boric l'impegno per l'ecologia e il femminismo. Fondamentale, ha ancora detto, è stata negli ultimi anni "la decisione di poter dare sfogo alla rivolta sociale attraverso un percorso istituzionale", con l'avviamento di un processo costituente, "una scelta molto coraggiosa". La viceministra ha poi osservato che, in Cile come in Europa, "per funzionare una democrazia deve avere forze politiche come i partiti, ma anche la partecipazione diretta e la mobilitazione dei cittadini è molto importante". Comunque "per il funzionamento del sistema democratico sono necessarie organizzazioni politiche trasparenti, affidabili, capaci di rinnovare la stessa classe dirigente ma - ha sottolineato - difficilmente ciò può funzionare senza la partecipazione dei partiti". Infine, di fronte al problema delle migrazioni, Sereni ha ricordato il discorso di Boric. "Penso - ha detto - che sia molto consapevole che si devono bilanciare due aspetti: da un lato i traffici di persone, nel Mediterraneo come in America Latina, gestiti da criminali che si approfittano della disperazione di chi fugge da guerra , carestie, violenza". In questo primo aspetto "occorre controllare la tratta degli esseri umani e controllare le frontiere. Ma d'altra parte è necessario sapere che queste persone sono esseri umani, e quindi si devono costruire soluzioni di accoglienza e integrazione". "È difficile, lo so - ha infine detto - soprattutto perché è necessario non lasciare da sole le comunità dove arrivano questi migranti".

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