“L’agricoltura è in tilt”
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
CLIMA/INVERNO PIÙ CALDO DEGLI ULTIMI 30 ANNI NEL MEDITERRANEO. L’ALLARME DELLA COLDIRETTI

CAGLIARI. Sul Mediterraneo, l'inverno 2019-2020 è il più caldo degli ultimi 30 anni. Bisogna ritornare indietro sino al 1990 per trovare un'altra stagione mite e "anomala", ma ciò che impressiona è che, analizzando i dati raccolti dal Centro Europeo di Previsioni Meteo a Medio Termine (Ecm- wf), si scopre che quest'anno i cambiamenti climatici in atto hanno portato le temperature a segnare un +3 gradi rispetto alla media stagionale. Certo, nelle città non si è sofferto il freddo e i termostati delle case sono rimasti su livelli autunnali a causa dell'anticiclone africano che imperversa, ma nelle campagne si rischia il disastro. È la Coldiretti a lanciare l'allarme: "L'agricoltura è in tilt. Assistiamo allo stravolgimento delle stagioni e all'alternarsi di calamità estreme". Per l' organizzazione agricola, che ha elaborato i dati Isac Cnr, il 2019 è stato in Italia il quarto anno più caldo dal 1800 con una temperatura supe- riore addirittura di 0,96 gradi rispetto alla media di riferimento dopo i record di 2014, 2015 e 2018. "È un'anomalia termica - spiega il meteorologo Alessandro Gallo, esperto di Meteonetwork Sardegna - all'inverno meteorologico rimangono poco più di due settimane e, in tendenza, non si individuano cambiamenti significativi". Un'anomalia che si fa sentire anche in altre parti del Mondo e in Europa: caldo record è stato registrato in Antartide con +18,3 gradi centigradi, in Italia i giorni della merla sono stati caratterizzati da un clima quasi primaverile e in Sardegna si sono sfiorati i 27 gradi, praticamente estate. "Il clima mite dell'inverno 2019-2020 continuerà a far sentire i suoi effetti anche la settimana prossima - osserva il meteorologo -. In particolare nel Mediterraneo centrale e in Sardegna dove avremo solo deboli infiltrazioni di aria fresca con transito di nubi e qualche debole pioggia, con temperature in lieve aumento su entrambi i valori e massime probabili ad inizio settimana intorno ai 16/18 gradi". Così si assiste a fioriture anticipate delle mimose in Liguria e dei mandorli in Puglia, Sicilia e Sardegna dove inizia a sbocciare anche qualche pianta da frutto, ma in Abruzzo sono in fase di risveglio, con un anticipo di circa un mese, gli alberi di sus- ine, pesche mentre gli albicocchi in Emilia hanno già le gemme che si stanno addirittura aprendo nei noccioleti del Piemonte. E questo, secondo Coldiretti, ha già provocato perdite per 14 miliardi nell'ultimo decennio, mentre da nord a sud della Belpaese si assiste all'invasione di insetti alieni, che - ha stimato l'organizzazione agricola - hanno causato un miliardo di danni al settore. E ora a preoccupare sono altri due fattori, le possibili gelate e la scarsità di precipitazioni con l'incognita siccità da qui alla stagione estiva. Tanto che si pen- sa già ad anticipare la stagione irrigua.
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