“L’inizio di una maratona”
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
SALUTE/CORSA AL VACCINO CONTRO IL COVID-19: UNIONE IN PRIMA LINEA

BRUXELLES. Parte lunedì la piattaforma Ue per raccogliere fondi per la ricerca su vaccini, terapie e diagnosi per il Covid-19. Oltre alla Commissione europea la presidenza è affidata a Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Norvegia e Arabia Saudita, paese leader di turno del G20. Ma "il 4 maggio sarà solo l'inizio di una lunga maratona", dichiara la commissaria Ue alla salute Stella Kyriakides. Lo sforzo iniziale durerà settimane, con l'obiettivo di raccogliere 7,5 miliardi di euro insieme a paesi Ue ed extra Ue l'Oms, Bill & Melina Gates Foundation, il Wellcome Trust e l'Alleanza globale per i vaccini Gavi. I fondi serviranno non solo "a sviluppare le cure ma anche a condividerle con tutto il mondo, dando una risposta globale a un problema globale", sottolinea Kyriakides. "Se troviamo un vaccino e quando avremo terapie di successo - insiste - dovremo essere in grado di condividerle con altri Paesi, non solo con gli Stati membri dell'Ue, nessuno deve essere lasciato indietro in una pandemia globale". E l'industria farmaceutica? "Sono coinvolti - assicura - anche se non sono ancora a conoscenza di loro donazioni, vedremo dopo il 4 maggio". Alla prima esperienza a Bruxelles, la commissaria cipriota, una vita nella lotta contro il tumore al seno, si è trovata in prima linea in un'enorme emergenza sanitaria che ha visto l'Europa impreparata. "C'è un divario tra ciò che i cittadini sentono che l'Ue dovrebbe fare e ciò che possiamo effettivamente fare - ammette - perché la competenza sulla salute è nazionale. Credo che dobbiamo avere più Europa nel settore della Sanità pubblica. Ora la priorità è uscire dalla crisi insieme, dopo si dovrà affrontare il tema". Una cosa non facile se i paesi vanno ognuno per sé, a partire dai dati su contagi e decessi. "Questo problema è cruciale in una pandemia - riconosce Kyriakides - ma sono fiduciosa che con il tempo saremo in grado di superarlo con un confronto costante e continuo con le autori- tà nazionali, che è già cominciato". E quest'anno è attesa una strategia sui farmaci. Era già prevista, ma il Covid-19 l'ha resa urgente. Si occuperà "di problemi come carenza e accessibilità di farmaci e della nostra dipendenza dalle importazioni", spiega Kyriakides. "Non parliamo di autosufficienza - specifica la commissaria - ma di limitare la dipendenza da singoli produttori o paesi in modo da poter produrre nell'Ue i medicinali essenziali".
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