L’IPNOTISTA
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
di Simona Balduzzi

titolo originale: Hypnotisoren
Paese: Svezia
anno: 2012
durata : 122 min
genere: thriller, drammatico , poliziesco
regia: Lasse Hallstrom
soggetto: Lars Kepler
sceneggiatura: Paolo Vacirca
produzione: Filmpool Nord , Sonet Film e Svensk Filmindustri
distribuzione: BiM Distribuzione
fotografia: Mattias Montero
musiche: Oscar Fogelstrom
costumi: Karin Sundvall
trucco: Andres Brattas , jenny Fred e Madelene Soderblom
cast : Tobias Zilliacus , Mikael Persbrandt , Lena Olin, Helena af Sandberg, Johnatan Bokman.
Tratto dal romanzo di Lars Kepler, ‘L’ipnotista’ ha incassato al Box Office 229 mila euro . Diretto da Lasse Hallstrom , già noto per ‘Chocolat’ e ‘Le regole della casa del sidro’ , il film tratta l’ipnosi come strumento di indagine: sia da parte di Joona Linna(Tobias Zilliacus), funzionario dell’Unità Anticrimine che dai due coniugi Erik (Mikael Persbrandt) e Simone ( Lena Olin) , per la sorte del figlio Benjamin (Oscar Pettersson) . Il fatto che questo genere sia nuovo per il regista è evidente : il ritmo è lento , sebbene intervallato da scene adrenaliniche fin troppo prevedibili ; anche al finale si arriva come ad una tappa preannunciata , mentre i vuoti narrativi dilagano. Ma a confondere ,sono principalmente i numerosi subplot : lo spettatore non sa se attenersi alla situazione psichica di Josef( Jonatan Bokman); a quella della madre naturale; o alle difficoltà matrimoniali tra Erik e Simone ; o ancora al vissuto dell’ispettore Joona. L’ambivalenza della famiglia è spiegata più che mostrata e non contempla una risoluzione per il ragazzo - rimbalzato com’è tra l’identità di vittima ed il ruolo di carnefice. Foss’ anche questo l’intento del regista, restano importanti elementi di penalizzazione : un filo conduttore vacillante , le tante sottotrame e la mancanza di un epilogo ben definito.
trama
Stoccolma è scioccata dopo lo sterminio di un’intera famiglia , che vede Josef come unico superstite: date le precarie condizioni del ragazzo, l’unico modo per interrogarlo è quello di scavare nella sua mente tramite l’ipnosi; per questo la polizia si rivolge al medico Erik Bark . Mentre Erik è impegnato in questo caso, uno sconosciuto si introduce nella sua abitazione e ne rapisce il figlio : la moglie Simone, gli si rivolta contro imputando al marito di abusare di sonniferi. Quando l’ispettore Linna scopre che Josef è stato adottato, emerge che la madre naturale del ragazzo ha sofferto di disturbi psichici ed ha avuto precedenti penali.
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