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L’Ue promuove la manovra

MA AVVERTE: OCCHIO ALLA SPESA. LENTE SUGLI SQUILIBRI ECCESSIVI. GENTILONI: L’ITALIA È IN FORMA




di Michele Esposito

BRUXELLES. Manovra italiana promossa ma con un netto avvertimento: “avete un debito molto alto, spendete meno”. Come previsto, la Commissione europea da’ il via libera al documento di programmazione e bilancio inviato da Roma a Bruxelles, il primo dell’era Mario Draghi. Il contesto resta quello dell’emergenza, il Patto di stabilità è sospeso fino al 2023 e il giudizio dell’esecutivo Ue non può non tenerne conto. La Commissione peraltro, nel cosiddetto pacchetto autunnale per il semestre 2022, plaude alle misure con cui l’Italia dà “priorità alla transizione verde e digitale”, rispondendo positivamente alle raccomandazioni del Consiglio dello scorso giugno sulla necessità di una “ripresa inclusiva e sostenibile”. Guai, tuttavia, a pensare che i fari di Bruxelles si siano spenti sull’andamento dell’economia italiana. Di fronte ai giornalisti, come già accaduto in passato, è il vice presidente della commissione Valdis Dombrovkis a fare la parte del ‘poliziotto cattivo’, annunciando che l’Ue farà “revisioni approfondite” per quei Paesi in cui sono stati già identificati squilibri macroeconomici e per chi, come l’Italia, presenta “squilibri eccessivi”. Al suo fianco, il commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni è più morbido. “Non ci sono richieste specifiche per l’Italia, la proposta di bilancio è stata approvata per diversi aspetti, l’Italia è in forma”, sottolinea l’ex premier rimarcando il ruolo nella crescita dell’efficace campagna di vaccinazione. E dicendosi “convinto” che il governo ha ben presente il problema della spesa corrente nazionale. “Mi auguro che nei prossimi mesi e anni agisca nella direzione” di contenere il suo aumento, sottolinea Gentiloni. Nelle pagelle dell’Europa nessun riferimento viene fatto né alla riforma del fisco né all’attuazione del Pnrr. Ma è chiaro che entrambe - la seconda soprattutto - saranno guardate con attenzione a Palazzo Berlaymont. Dove la convinzione è che l’Italia sia in forte ripresa ma paghi comunque una situazione pre-Covid tutt’altro che felice. “L’impatto dell’aumento della spesa pubblica sulla posizione fiscale dell’Italia ammonta all’1,5% del Pil. L’Italia ha un elevato debito pubblico e ha ricevuto raccomandazioni per limitare la crescita della spesa pubblica e usare il Pnrr per finanziare gli investimenti aggiunti per la ripresa”, si legge nero su bianco nel capitolo delle pagelle Ue dedicato al nostro Paese. Preservazione della sostenibilità del bilancio e massima implementazione del Recovery, quindi: è questo l’invito che arriva da Bruxelles. Anche perché, ricorda la commissione europea, l’Italia è tra quei Paesi in cui nel 2022 “i costi delle misure di emergenza temporanee”, a causa della pandemia, “saranno più elevati”. Non solo. Nel Paese, ricorda l’Ue “persistono vulnerabilità nel settore finanziario e nel mercato del lavoro”. E nelle banche italiane l’incidenza dei crediti deteriorati è al 4,5% nel primo trimestre del 2021, rispetto a una media dell’eurozona del 2,4%. Insomma, prima o poi (ma la Commissione non specifica quando) l’Italia dovrà intervenire sulle criticità rilevate, a cominciare proprio dall’eccessiva spesa pubblica. Tenendo presente che, dal 2021 è previsto il debito scenda, partendo tuttavia da 155,6% del 2020. E il ‘come’ che, nella filosofia dell’Ue dell’era Covid, è cambiato. “E’ solo attraverso la crescita che di riusciremo a ridurre in modo significativo il debito”, ribadisce Gentiloni. Una crescita che, in Ue, la commissione ravvisa ancora come “forte” ma con “tre venti contrari”: il Covid, l’inflazione e le strozzature nelle catene di forniture. E la risalita dei contagi nella della Direzione generale Ecfin dell’Ue, è vista con una certa preoccupazione. Le restrizioni possono avere “un impatto sicuro sulle nostre economie, in particolare sui servizi che richiedono contatto”, avverte Gentiloni specificando tuttavia come tale impatto non può essere paragonato a quello del lockdown dello scorso inverno.

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