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L’ultimo samurai

di Simona Balduzzi



Titolo originale: The Last Samurai Paese: USA , Nuova Zelanda, Giappone, Anno: 2003 Durata: 150 min. Genere: drammatico, avventura, storico, azione Regia: Edward Zwick Soggetto: John Logan Sceneggiatura: John Logan, Marshall Herskovitz, Edward Zwick Produzione: Warner Bros Pictures, Radar Pictures, The Bedford Falls Company, Cruise/Wagner Productions Distribuzione italiano : Warner Bros . Pictures Fotografia: John Toll Montaggio: Steven Rosenblum, Victor Du Bois Effetti speciali: Paul J. Lombardi , Victor Du Bois Musiche: Hans Zimmer Scenografia: Lily Kilvert, Christopher Burian-Mohr, Gretchen Rau Costumi: Ngila Dickson Trucco: Lois Burwell, Kenny Myers, Conor O’Sullivan , Janice Alexander Cast: Tom Cruise , Ken Watanabe, Shin Koyamada, Tony Goldwyn, Masato Harada, Shichinosuke Nakamura, Hiroyuki Sanada, Timothy Spall, Seizo Fukomoto, Koyuki Kato, Billy Connolly, Shun Sugar, Togo Igawa, Scott Wilson, William Athernon, Sosuke Ikematsu


Con 3 candidature a Premi Oscar, 2 candidature a Golden Globes, 1 candidatura a SAG Awards, “L’ultimo samurai “(2003) è stato premiato a AFI Awards ed ha incassato al Box Office Italia 18,1 milioni di euro . Oltre all’ impattante richiamo spirituale , il film vanta una suggestiva scenografia ( Lily Kilvert, Christopher Burian-Mohr, Gretchen Rau) che esalta splendide scene di guerra, oltretutto impreziosite dalle musiche di Hans Zimmer . Il film -che si rivela una delle pellicole piu’ riuscite di tutti i tempi- affascina ritraendo un’Oriente da cui apprendere l’arte di vivere ( e di morire , da samurai) : indimenticabili , le scene durante le quali il capitano Algren (Tom Cruise) si esercita nella disciplina del Bushido . Nonostante il disegno narrativo sia alquanto prevedibile, il film incanta e appassiona proprio per il viaggio che il protagonista fa dentro e fuori da Se’: Alcune citazioni risultano poco originali, ma sanno appagare lo spettatore poiché’ inflitte al momento giusto. Tra i comprimari risulta eccellente la performance di Watanabe nel personaggio di Katsumoto ,che incarna alla perfezione la filosofia nipponica : l’anima di chi guarda finisce cosi’ per fondersi con quella del protagonista. Il colossal da 140 milioni di dollari mostra cosi' i frutti del suo investimento ; splendide le location ed i costumi , che tra primi piani e campi lunghi esaltano il riuscito connubio tra azione e sentimento.


Trama 1876, Giappone: l’ex capitano Algren ( Tom Cruise) e’ scioccato dalle atrocità’ della guerra tra bianchi e pellerossa ; non fa che attaccarsi alla bottiglia. Alla proposta che gli viene fatta di diventare istruttore del nuovo esercito giapponese, (nato dalla "rivoluzione Meiji" -1868) Nathan Algren accetta per soldi. tuttavia, durante un conflitto militare viene fatto prigioniero da Katsumoto (Ken Watanabe) che lo tiene in vita solo mosso da un presentimento: il carismatico capo dei samurai, capira’ che la presenza di Algren non e’ casuale e durante la prigionia, finira’ per insegnargli il Bushido ('la via del guerriero').

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