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L’uomo della ’ndrangheta

LOMBARDIA/ARRESTATO PAOLO EFREM, CONSIGLIERE COMUNALE DI BUSTO ARSIZIO



MILANO. “Spregiudicato” e “indifferente alle regole sociali” avrebbe fatto da “prestanome” di una società per creare, attraverso false fatture, “fondi neri” per la ‘ndrangheta. E’ per questi motivi, come risulta dall’ordinanza, che è finito in carcere Paolo Efrem , 38 anni, consigliere comunale di Busto Arsizio (Varese) dove è nato da una famiglia di origine eritrea. Un arresto arrivato assieme ad altre quattro misure cautelari, tra cui quella per lo storico boss lombardo Vincenzo Rispoli, in un’inchiesta che ha accertato l’ennesima “infiltrazione” della mafia calabrese nel business dei rifiuti. Dalle indagini, condotte dal Gico del Nucleo di polizia economicofinanziariadellaGdfe dai carabinieri forestali e coordinate dal pm Silva Bonardi, è venuto a galla che la ‘locale’ di ‘ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo, tra Milano e Varese, aveva preso in mano la Smr Ecologia, società di trattamento rifiuti che gestiva un impianto a La Guzza (Como). La ‘longa manus’ della cosca nell’impresa sarebbe stato Daniele Frustillo, assunto nell’azienda nel 2014. E lo ha raccontato lo stesso titolare della Smr, Matteo Molinari, arrestato in una precedente tranche dell’indagine e che ha collaborato, tra ottobre e novembre scorso, con gli inquirenti. Frustillo, uomo di Rispoli (arrestato anche il fratello Raffaele), come ha spiegato l’imprenditore, “per me era una sorta di protezione”. E dai verbali del titolare della Smr, che avrebbe subito un’estorsione dal clan, è venuta alla luce pure la partecipazione di Efrem, primo politico di colore entrato nel 2018 in Consiglio a Busto per una lista di centrodestra, nel “sistema - come lo definisce il gip Sara Cipolla - di mutuo soccorso e sostegno” alla ‘ndrangheta. Da un lato, l’imprenditore Molinari sarebbe stato costretto tra il 2014 e il 2018 a versare più di 105mila euro agli uomini del clan (e ad assumere Giovanni Lillo, arrestato) e dall’altro, sarebbe stato Efrem a creare quei “fondi” fatturando con la sua EfremTrade, di fatto gestita da Frustillo, consulenze fittizie. Quel denaro sarebbe andato a Frustillo(anchetrancheda2-3mila euro per “feste natalizie” e “vacanze” e soldi per pagare “l’asilo” dei bimbi), ma anche “per spese di viaggio e soggiorno” dei familiari di Silvio Farao, presunto boss della cosca Farao-Marincola, a cui è legata la ‘locale’ del Varesotto. Parenti che avrebbero usato quei fondi per andare a trovare Farao quando era detenuto al 41 bis a Novara, accompagnati a volte dallo stesso consigliere, finito in carcere con l’accusa di emissione di false fatture con l’aggravante di aver agevolato la mafia. Frustillo, ha messo a verbale Molinari, “stipendiava” Efrem, “che svolgeva le mansioni di autista e lo aiutava in varie commissioni”, una sorta di “tuttofare”. Nel momento in cui “mi chiedeva i soldi - ha aggiunto - diceva che gli servivano anche per pagare Efrem. Ricordo anche che a un certo punto Frustillo iscrisse Paolo a un corso per allenatori di calcioaCoverciano”. Efrem, riassume il gip, aveva “stabili collegamenti” con “primari ambienti della criminalità organizzata”, tanto che Frustillo avrebbe anche organizzato per il politico “la campagna elettorale”, poi “vincente”.

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