La cucina italiana sfida i dazi
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
I 7 giorni dell’autenticità. Bellanova: “Trump fa male agli americani”

di Sabina Licci
ROMA. Far parlare a tavola il sapore autentico dei prodotti italiani della Dieta mediterranea, in barba alle imitazioni agevolate dall'entrata in vigore di dazi americani. Non poteva essere più appropriato il filo conduttore della Settimana della cucina italiana nel mondo 2019, in programma dal 18 al 24 novembre con 4.500 eventi in 110 paesi. Sette giorni dedicati all'«educazione alimentare e cultura del gusto», tema della rassegna presentata in un incon- tro dove è intervenuto il governo con la ministra delle Politiche agricole, alimentari e fore- stali, Teresa Bellanova e il sottosegretario agli esteri Manlio di Stefano. La Settimana è un progetto ideato e coordinato dalla Direzione generale della promozione del Sistema Paese della Farnesina, sviluppato insieme a Mipaaf, Miur, Mibact, Ice, Enit e tutte le principali realtà che promuovono l'Italia e la sua cucina nel mondo, passando dai ristoranti tricolori certificati.
"I dazi imposti da Trump - ha detto la ministra - danneggiano non solo i nostri produttori ma colpiscono i consumatori americani che vengono privati dei prodotti di qualità della Dieta mediterranea, patrimonio dell'umanità Unesco; quest'anno la rassegna è importante perché arriva in uno scenario internazionale decisamente mutato". Tanti gli incontri nel mondo con chef, corsi di cucina, degustazioni, conferenze e attività di promozione commerciale programmati da quasi 300 sedi diplomatico-consolari e culturali, dove si affronterà il rappor- to tra cibo, sostenibilità, cultura, sicurezza alimentare, biodiversità e identità dei territori.
Tutto questo agendo al contempo per la tutela della tradizione culinaria italiana e per la promozione della Dieta Mediterranea. A oggi sono stimati oltre 90 mila ristoranti italiani nel mondo che fatturano circa 200 miliardi di euro, ha ricordato il consigliere di amministrazione dell'Ice, Luigi Scordamaglia, "numeri da capogiro che fanno della cucina nazionale la secon- da più diffusa, dopo quella cinese". E intanto continua l'avanzata dei ristoratori italiani nel mon- do, "veri ambasciatori del gusto", come li ha definiti Bellanova. Il prossimo 20 dicembre a Marrakech MassimilianoAlajmo, chef dell'omonimo gruppo, inaugurerà il locale Sesamo di impronta italiana; lavorando insieme ad un agronomo ha reso possibile la coltivazione nei terreni marocchini di varietà di pomodori italiani e altri come il cavolo toscano e i broccoli romaneschi. La Settimana della cucina italiana nel mondo vedrà in prima linea anche la Federazione Italiana Cuochi, produttori di vino, a partire dal Conegliano Val-
dobbiadene Prosecco Superiore Docg presente fin da ieri, i promotori di #pizzaUnesco, e l'Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto. Triplice destinazione per la Presidente Cri- stina Bowerman chiamata a Shanghai, a Budapest e a Istanbul dove incontrerà gli Amba- sciatori Claudio Chinali e Francesco Pucci. Il siciliano Gioacchino Sensale partirà alla volta di Caracas (Venezuela), Salvatore Avallone lascerà la sua Baronissi per raggiungere il Guatemala mentre altri due campani, Alfonso e Mariella Caputo, approderanno a Pretoria (Sudafrica). Luigi Nastri sarà impegnato prima a Pechino e poi negli Usa con doppia data a Miami e Atlanta. A Los Angeles ci sarà Barbara Pollastrini. Stefano Guizzetti porterà il sapore della sua Parma a Mosca, Eugenio Boer raggiungerà l'Irlanda mentre Leandro Luppi renderà protagonista la tradizione veneta in Scozia.
















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