La Fed torna in campo con un bazooka da 2.300mld
- direzione167
- 5 giu 2022
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WASHINGTON. La Fed intende usare con "forza" e in modo "proattivo e aggressivo" tutti i suoi poteri fino a che la ripresa economica non sarà avviata. La rassicurazione di Jerome Powell accompagna il nuovo maxi piano di misure lanciato dalla banca centrale americana per sostenere l'economia: un bazooka da 2.300 miliardi di dollari diretto non solo a Wall Street ma anche a'Main Street',ovvero alle imprese, agli stati e alle città americane, spingendosi fino alla possibilità di acquistare junk bond. L'annuncio spinge le Borse, con l'Europa che chiude tutta in territorio positivo. Anche Wall Street avanza decisa e chiude in rialzo. Il Dow Jones sale dell'1,20%. Il Nasdaq avanza dello 0,77% mentre lo S&P 500 guadagna l'1,44% archiviando la settimana in rialzo del 12%, in quello che è il maggior rialzo settimanale dal 1974. Con la sua corda Wall Street ignora il calo della fiducia dei consumatori ai minimi dal 2011 e la nuova gelata sull'occupazione. Le richieste di sussidi sono infatti aumentate nuovamente in modo vertiginoso, schizzando la settimana scorsa a 6,61 milioni. Nelle ultime tre settimane, ovvero da quando sono scattate le restrizioni e le chiusure per contenere il coronavirus, sono stati quasi 17 milioni gli americani che hanno perso il lavoro, ovvero più di quelli che l'ultima recessione ha prodotto in due anni. Constatando la "velocità allarmante" con cui l'economia americana sta deteriorando, Powell prevede un secondo trimestre "molto debole" con un tasso di disoccupazione che salirà, e salirà di molto. Ma, cerca di rassicurare, sarà un fenomeno temporaneo: la ripresa, quando ci sarà, sarà "robusta". La Fed - spiega Powell - ha un importante ruolo da giocare in questo quadro ma non va dimenticato che la banca centrale ha poteri per l'erogazione di finanziamenti e prestiti e non poteri di spesa. Questi fanno capo alla politica di bilancio che, in momenti di crisi come quello attuale, deve sfoderare tutta la sua forza per aiutare le imprese e i lavoratori in difficoltà e costretti a casa non per colpa loro. Le parole di Powell arrivano mentre in Congresso è stallo sugli ulteriori 250 miliardi di dollari da stanziare a favore delle piccole e medie imprese: i democratici alla Camera hanno infatti bloccato la misura chiedendo più fondi per il personale medico e gli ospedali. Guardando avanti, Powell invita a pianificare la riapertura dell'economia e a farlo seguendo le raccomandazioni degli esperti sanitari. "Tutti" vogliono riaprire ma è necessario "evitare passi falsi", mette in guardia Powell, ribadendo che la Fed offrirà tutto il sostegno e la stabilità necessaria nell'attuale situazione di emergenza. Una situazione per affrontare la quale la Fed si spinge ben oltre quanto fatto durante il 2008, tendendo la mano direttamente agli stati e alle contee americane con almeno 2 milioni di cittadini e a città con almeno un milione di residenti. E senza dimenticare le imprese per le quali abbassa i requisiti accettando anche classi debito più rischioso e aggiungendo alla lista degli asset da acquistare i junk bond. A parlare di un'emergenza senza precedenti e di una possibile crisi peggiore dalla Grande Depressione è Kristalina Georgieva. Il direttore generale del Fmi osserva che 170 dei paesi membri del Fondo sperimenteranno quest'anno una crescita del reddito pro capite negativa e nota come un elevato numero di stati ha già chiesto aiuto all'istituto. Le azione prese ora "determineranno la velocità e la forza della ripresa", aggiunge Georgieva. D'accordo anche Christine Lagarde: "se gestiamo come si deve l'uscita dalla crisi, ci ritroveremo in una situazione di crescita che consentirà, a tempo debito, di ammortizzare il nuovo debito". Una crescita che, al momento, per i Paesi di Eurolandia è lontana. Moody's stima un calo del pil per l'Italia del 2,7% nel 2020 seguito da un rimbalzo del 2,1% nel 2021. Fa peggio la Germania per la quale quest'anno è prevista una contrazione del 3%.
















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