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LA FELLINETTE :OMAGGIO DI FRANCESCA FABBRI FELLINI AL GRANDE MAESTRO.

di Simona Balduzzi


Nato da un'idea di Francesca Fabbri Fellini nipote del grande Maestro , il corto presentato a Cortinametraggio 2021, è uno scorcio onirico che parla dritto all’anima: per questo, i dialoghi sono banditi . Quasi interamente animato da disegni, il film nasce da un reale sogno ed in quanto tale, utilizza il solo linguaggio comprensibile all’inconscio: quello archetipico, simbolico e emozionante. Nessuna parola può reggere il confronto con l’immagine impattante : solo il canto dei gabbiani e i colori, accompagnano il gioco della piccola protagonista, fiera della sua mantella blu e degli stivali rossi che indossa.

Mentre rincorre il suo palloncino rosso , la bambina scopre di non essere sola: a giocare con lei, ci sono i personaggi che incontra in sogno che con lo sguardo curioso di chi sbircia dal retro di un tendone - sembrano dire che ‘l’anima si fa vedere solo quando viene corteggiata’. Parla allo spettatore il film e pur senza pronunciare una parola, lo incanta con la magia delle ombre e lo commuove con le musiche da fiaba: la figura di Fellini , per mezzo della sua presenza ‘assente’, evoca l’importanza di saper trattare bene la propria immaginazione, a qualsiasi età.

Elementi e colori basici, per un altrettanto fondamentale messaggio: se come suggerisce la fisica quantistica, la realtà è una questione prettamente interpretativa, l’attenzione va posta sull’anima , da proteggere e da nutrire. Ma cosa accadrebbe , se con troppo vento l’anima volasse via come un palloncino rosso che scappa? Cosa faremmo se non ci fosse un clown ad accorrere in nostro aiuto restituendo il palloncino , come avviene invece per la protagonista? La soluzione, viene offerta qui dalla splendida sagoma felliniana, che sembra prenderci per mano come fa con la bambina , offrendo un silenzio pieno di conforto : “proteggi e diverti la tua anima ,tanto che essa stessa non possa fare a meno di te”.



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