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La Polizia compie 168 anni

GABRIELLI: COMPAGNI AL FIANCO DEI CITTADINI. MATTARELLA: IMPEGNO STRAORDINARIO




ROMA. Oltre cinque milioni di chiamate al 113, una ogni dieci minuti, 823.453 interventi in un anno, vale a dire 2.256 al giorno, 94 all’ora. E, ancora, oltre 4,4 milioni di persone controllate di cui 73mila denunciate e 15.204 arrestate. Sono i numeri dell’attività del 2019 della Polizia che ieri ha compiuto 168 anni, un anniversario senza feste e cerimonie a causa della quarantena imposta a tutti gli italiani per il coronavirus ma che, forse proprio per questo, assume un valore simbolico ancora più importante. “Rappresentate un presidio a garanzia di tutti e della libertà di ciascuno”, dice il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese mentre il capo Franco Gabrielli - nel mes- saggio inviato a tutti gli uomini e le donne che anche in questi giorni stanno garan- tendo i controlli e la sicurezza di tutti gli altri - sottolinea come in un momento in cui il paese vive un “senso di disorientamento”, i poliziotti sono “compagni al fianco dei cittadini, in quella che si preannuncia una maratona, con lunghe salite. Oggi più che mai dobbiamo essere un punto di riferimento per le nostre comunità. Rigorosi nel far rispettare le leggi”, ma allo stesso tempo capaci di farsi “interpreti del disagio e dello smarrimento che stanno attraversando i cittadini, per essere al loro fianco”. Un lavoro gravoso riconosciuto anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Questa emergenza “ha determinato un impegno straordinario” per quelle forze chiamate “a vigilare sull’osservanza delle misure di contenimento, ma anche a concorrere alle attività di sostegno, comunicazione e sensibilizzazione nei confronti dei cittadini”, sottolinea il capo dello Stato, ricordando come “la vocazione alla prossimità e all’impegno sociale consente di cogliere tempestivamente i bisogni delle persone offrendo loro risposta costruttive e coerenti con i valori costituzionali”. Sul fronte dalla lotta alla criminalità organizzata, l’attività di contrasto nel 2019 ha portato all’arresto di 894 persone legate ai clan e di 67 latitanti mentre l’aggressione ai patrimoni accumulati dalle organizzazioni ha consentito sequestri di beni per 162,4 milioni e confische per 85,6. Importante anche l’impegno sul fronte della lotta al terrorismo, che ha portato all’arresto di 792 persone, tra cui dieci estremisti di matrice islamica, alla denuncia di 2.766 soggetti e all’espulsione di altri 422, 98 dei quali ritenuti pericolosi per la sicurezza nazionale. In un anno in cui si sono registrati 308 omicidi volontari, con 108 donne vittime, 93 delle quali uccise nell’ambito familiare/ affettivo, un altro fronte che ha impegnato particolarmente le forze di polizia è stato quello del cybercrime. Nel 2019 ci sono stati infatti 1.181 attacchi hacker ai sistemi informatici di aziende e enti che rappresentano interessi strategici nazionali mentre 91 sono i siti e le pagine che sono state rimossi per cyberterrorismo. Complessivamente sono oltre 9mila i delitti informatici scoperti, con 468 persone denunciate. Tra loro anche i minori: per 136 di loro è scattata la denuncia per atti di cyberbullismo. C’è poi il capitolo del re- venge porn, il nuovo reato introdotto di recente che ha portato alla denuncia di 24 persone. Ma, dice la Polizia, “purtroppo i dati non rispecchiano la gravità e l’estensione del fenomeno a causa della ritrosia delle vittime a denunciare”.

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