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Lampedusa sotto pressione

MIGRANTI/DOPO UNA TREGUA DI TRE SETTIMANE TORNA L’EMERGENZA. LAMORGESE: NESSUN RISCHIO



di Emanuela De Crescenzo

ROMA. Di nuovo sbarchi a ripetizione a Lampedusa. Dopo una tregua di tre settimane, l'hotspot della piccola isola siciliana è tornato a riempirsi. La situazione non è allarmante come lo scorso 21 settembre, quando nel centro di Imbriacola si accalcarono 1.200 persone negli spazi destinati invece a meno di 200, ma il livello di guardia è alto, con 786 migranti arrivati a Lampedusa con 35 sbarchi negli ultimi due giorni, di cui 20 oggi. Dopo l'ingresso nell'hotspot tutti i migranti, per lo più tunisini, sono stati sottoposti a tampone rinofaringeo anti-Covid e 308, dei quali 8 risultati positivi, sono stati imbarcati sulla nave quarantena Snav Adriatico che ha già mollato gli ormeggi da Cala Pisana, dove è poi attraccata la nave quarantena Allegra. Qui sono saliti a bordo già 136 migranti. Sono in corso altri tamponi e non appena arriveranno gli esiti ci saranno ulteriori imbarchi e saranno complessivamente 236 i tunisini a bordo della "Allegra". Il tema dei contagi è comunque oggetto di polemica, specie dopo che sull'isola due insegnanti e almeno quattro alunni della scuola elementare 'Luigi Pirandellò sono risultati positivi. La scuola domani rimarrà chiusa per il tempo della sanificazione (e sempre da oggi a Lampedusa e Linosa sarà possibile fare 100 tamponi rapidi al giorno, in modo gratuito e volontario). A rassicurare la popolazione è la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese: "Non sono i migranti a portare il Covid" in Italia, afferma, ricordando che i militari in Sicilia non stati mandati per il Coronavirus "ma perché gli arrivi erano tanti". E a conferma del ragionamento fornisce gli ultimi dati provenienti dalle strutture di prima accoglienza: "delle 56 mila persone presenti solo il 2,7% è positivo". I nuovi sbarchi di migranti non riguardano soltanto Lampedusa, ma anche le coste ioniche della Locride, dove ce ne sono stati sette negli ultimi otto giorni. L'ultimo arrivo prima dell'alba nel porto di Roccella Jonica, con 57 iraniani e iracheni. Sbarchi continui pure sulle coste del sud Sardegna: 27 migranti arri- vati ieri e oltre 20 algerini oggi. Una situazione su cui il leader della Lega Matteo Salvini attacca: "è l'ennesimo fallimento - afferma - di un governo incapace che parla di umanità ma dimentica la morte di un minorenne che era a bordo di una nave quarantena". Sull'altra sponda del Mediterraneo, intanto, la guardia costiera libica - scrive su Twitter l'Agenzia dell'Onu per i Rifugiati (Unhcr) - ha soccorso la notte scorsa 227 migranti che si erano imbarcati su tre gommoni a Zauyia e Zuara. Tutti sono stati riportati in Libia. La Guardia costiera tunisina ha invece bloccato, tra il 9 e il 10 ottobre scorsi nella zona marittima di Zarzis, 8 partenze illegali, fermando in tutto 79 persone, tra cui due donne e due cittadini libici e sequestrato 5 imbarcazioni. Oggi al largo di Sfax in Tunisia c'è stato un naufragio: almeno due i morti e 7 i sopravvissuti. Sull'imbarcazione affondata gli occupanti sarebbero stati circa una trentina.

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