Libia: sospesa ministra Esteri, premier respinge l'ordine
- direzione167
- 5 giu 2022
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Consiglio di presidenza la accusa di violazioni amministrative

La ministra degli Esteri del governo di unità nazionale libico, Najla Al-Mangoush, è stata sospesa dalle sue funzioni e sottoposta a divieto di viaggio. Lo ha detto ai media locali una portavoce del Consiglio presidenziale Najla Weheba. La presidenza ha aperto un'inchiesta "per violazioni amministrative", ha spiegato a Libya Panorama. Secondo il sito online El-Marsad, vicino al generale Haftar, uomo forte della Cirenaica, la ministra avrebbe preso decisioni di politica estera senza aver consultato il Consiglio. Questa mattina il premier libico Abdul-Hamid Dbeibah ha respinto l'ordine del Consiglio presidenziale di sospendere il ministro degli Esteri Najla Mangoush e le ha comunicato di restare al suo posto. Così un tweet del Libya Observer che cita una nota del Consiglio dei ministri: "I poteri del Consiglio presidenziale definiti dalle conclusioni del dialogo politico libico, firmato a Ginevra, non danno alcun diritto legale al Consiglio presidenziale di nominare, revocare, sospendere o indagare sui membri dell'Autorità esecutiva". "Il Consiglio dei ministri libico ha dato istruzioni al ministro degli Esteri di proseguire di pari passo i propri lavori, ribadendo il proprio apprezzamento per tutti gli sforzi a favore della nazione compiuti nell'esercizio delle sue funzioni" si legge in una nota su facebook del Governo di unione nazionale libico. "Il Consiglio dei ministri ha affermato i propri sforzi per unificare le istituzioni, conciliare i punti di vista e risolvere i problemi politici sulla base del dialogo e della comunicazione positiva tra tutte le parti, in modo che l'importante scadenza nazionale, le elezioni presidenziali e legislative, possano svolgersi in un clima positivo e salutare", prosegue la nota. "I poteri del Consiglio presidenziale - prosegue il comunicato - definiti dalle conclusioni del dialogo politico libico, firmato a Ginevra, non conferiscono alcun diritto legale al Consiglio presidenziale di nominare, revocare, sospendere o indagare sui membri dell'Autorità esecutiva". "Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha ottenuto un successo molto apprezzato negli ambienti internazionali organizzando la Conferenza sulla Stabilità della Libia e adottando una politica di comunicazione positiva nei confronti dei Paesi amici e fratelli, che aiuti alla stabilità e prevenga interferenze negative negli affari libici". "Ciò richiede pertanto che tutte le autorità e le parti nazionali sostengano questi sforzi senza pregiudicarli", conclude la nota.
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