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Libia: Williams a Bashagha, petrolio non sia 'arma' politica

Monito del rappresentante speciale Onu al premier 'parallelo'



IL CAIRO, 23 APR - Il consigliere speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per la Libia, Stephanie Williams, nel chiedere una revoca dei blocchi che stanno limitando le esportazioni di petrolio ha sottolineato la necessità di evitare che il greggio venga usato come 'arma' per ottenere fini politici. Lo segnala il sito Libya Observer con implicito riferimento a forze vicine al generale Khalifa Haftar che da giorni stanno bloccando giacimenti e terminal per dissuadere la Compagnia petrolifera nazionale dal continuare a trasferire indirettamente proventi della vendita del greggio al governo del premier Abdel Hamid Dbeibah penalizzando l'esercito dell'uomo forte della Cirenaica. La sottolineatura è stata fatta da Williams in un colloquio telefonico con Fathi Bashagha, il premier del governo di "solidarietà nazionale" parallelo rispetto a quello "di unità" guidato da Dbeibah. La telefonata è servita a discutere i risultati delle consultazioni tenutesi dal 13 al 18 aprile al Cairo in seno al "Comitato Congiunto", un consesso composto da membri della Camera dei Rappresentanti (Hor) che ha nominato Bashagha e dell'Alto Consiglio di Stato (Hsc) che appoggia Dbeibah. Mentre l'Hsc è insediato a Tripoli come Dbeibah, l'Hor si riunisce a Trobruk, nell'est dominato da Haftar. "Abbiamo convenuto che le entrate petrolifere, che fungono da àncora di salvezza per il popolo libico, devono essere gestite in modo del tutto trasparente e responsabile ed essere equamente distribuite tra tutti i libici", ha twittato Williams. "Ho anche sottolineato la necessità di mantenere la calma assoluta sul terreno alla luce della crescente polarizzazione politica nel Paese", ha aggiunto.

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