Los Angeles festa Superbowl,Eminem contro discriminazione
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Battuti i Bengals. Parata vip su spalti, anche il principe Harry

NEW YORK, 14 FEB - Los Angeles in festa. I Rams battono i Bengals di Cincinnati e conquistano il loro secondo Super Bowl. Una vittoria sofferta, conquistata nei due minuti finali della partita: l'orgoglio dei padroni di casa, e la complicità di qualche errore dei rivali, ha regalato ai Rams il loro primo Super Bowl in 33 anni. Allo stadio SoFi, un gioiello da 5 miliardi di dollari costruito proprio dal proprietario dei Rams E. Stanley Kroenke, c'era il tutto esaurito per il match dell'anno. Sugli spalti molti vip fra i quali, a sorpresa, anche il principe Harry accompagnato dalla cugina, la principessa Eugenia. A rappresentare Hollywood c'erano Matt Damon, Charlize Theron e la coppia Jennifer Lopez-Ben Affleck. Avvistati anche Kanye West con la figlia North e il figlio Saint, e Jay-Z. Seduto in tribuna Justin Bieber accompagnato dalla moglie Haley, e dalla top model Kendall Jenner. Ad aprire le danze sul campo e riscaldare il pubblico è stato Dwayne Johnson, conosciuto come The Rock. Dopo di lui le due squadre sono divenute le protagoniste: nella prima metà della partita i Rams sono apparsi in controllo. L'intervallo però ha restituito fiducia ai Bengals, tornati in campo decisi: sono stati in vantaggio fino a cinque minuti dal termine della partita. Poi però hanno ceduto, regalando ai Rams la vittoria per 23 a 20 e mandando in visibilio il pubblico, già galvanizzato dallo spettacolo dell'half time che ha visto salire sul palco le stelle dell'hip hop, da Dr Dree a Snoop Dog, passando per Eminem. Proprio su quest'ultimo si è aperta una polemica: il cantante ha sfidato la Nfl e si è inginocchiato per protestare contro la discriminazione razziale. Un gesto che ha inviato un chiaro messaggio alla lega del football americana, accusata negli ultimi giorni di razzismo per la mancanza di coach afroamericani, e che è andato a rafforzare le parole critiche usate da Joe Biden poco prima della partita. "La lega ha molti atleti di colore e l'idea che non ci siano abbastanza allenatori afroamericani qualificati per gestire le squadre" è un'idea che non regge, serve "decenza", ha detto il presidente americano. Le polemiche sulle discriminazioni però non hanno sfiorato gli spettatori e i giocatori. La partita è stata una festa, una prova di 'nuova normalità' dopo la pandemia. I festeggiamenti si sono spinti però troppo oltre fuori dallo stadio: un gruppo di tifosi violenti ha infatti invaso il centro di Los Angeles facendo esplodere fuori d'artificio a bordo di mezzi pubblici, assaltando taxi e vandalizzando veicoli e muri con graffiti. Incidenti che non hanno comunque rovinato la serata perfetta di Van Jefferson, campione dei Rams: subito dopo la partita ha tagliato corto i festeggiamenti con la squadra ed è volato in ospedale, per la nascita del suo secondo figlio. "E' stata una giornata fantastica - ha postato su Instagram -. Ho ricevuto tre premi: mia moglie, mio figlio e il Super Bowl".
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