Messico: Camera discute legge riforma settore elettrico
- direzione167
- 5 giu 2022
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Progetto di iniziativa governativa avversato dalle opposizioni

CITTÀ DEL MESSICO, 17 APR - La Camera dei deputati del Messico sta discutendo stanotte in un clima teso un progetto, di riforma del settore elettrico. voluto dal presidente Andrés Manuel López Obrador, che si propone di riportare sotto il controllo statale la maggioranza della gestione energetica attualmente affidata ai privati, rafforzando il ruolo della Commissione federale dell'elettricità (Cfe). Obiettivi della nuova legge sono: affidare all'ente pubblico Cfe la gestione del 54% del settore energetico, con il 46% a disposizione dei privati messicani e stranieri; la nazionalizzazione del litio, considerato un bene strategico per il Paese, e il consolidamento della transizione verso la generazione di energia con fonti pulite. Trattandosi di una normativa che tocca vari articoli della Costituzione, la sua approvazione dovrebbe avvenire con un voto di 2/3 della Camera, per cui il partito governativo Morena e quello dei Verdi, avranno comunque bisogno per di oltre 50 voti dell'opposizione. Ma i principali partiti oppositori di centrodestra e destra, (Pan, Prd e Pri) si sono schierati in modo compatto contro l'approvazione, per cui il dibattito è cominciato in un clima infuocato in cui i deputati governativi gridavano 'Traditori! Traditori! agli oppositori che rispondevano 'Non passerete! Non passerete!'. Contro l'approvazione del provvedimento si è espresso anche chiaramente il governo degli Stati Uniti, a tutela dei forti investimenti realizzati negli anni scorsi dalle sue imprese nel settore energetico. López Obrador, da parte sua, ha avvertito che se la legge non sarà approvata stanotte, in giornata invierà alla Camera un progetto di nazionalizzazione del litio che potrà essere approvato a maggioranza semplice.
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