Michetti e Gualtieri in Campidoglio
- direzione167
- 5 giu 2022
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ROMA/IN ATTESA DEL BALLOTTAGGIO I CANDIDATI DI CENTRODESTRA E CENTROSINISTRA SARANNO RICEVUTI DA RAGGI

di Paolo Lo Mele
ROMA. Prove generali di Campidoglio per Enrico Michetti e Roberto Gualtieri. A Roma i candidati di centrodestra e centrosinistra, nell'attesa del ballottaggio, saliranno - uno dopo l'altro - a Palazzo Senatorio, ricevuti da Virginia Raggi. L'avvocato 'tribuno’, sostenuto da FdI, Lega e FI, incontrerà la sindaca uscente del M5s oggi alle 10, l'ex ministro del Conte bis, appoggiato dal Pd e forze progressiste, farà lo stesso lunedì. Intanto, tutt'e due sono al lavoro per la definizione delle rispettive squadre di governo ed entrambi puntano su una vice donna. La prima cittadina, uscita sconfitta al primo turno, di recente ha invitato i due sfidanti nella casa comunale per fare il punto sui dossier che ha più a cuore, tra cui la candidatura a Expo 2030. Il bacino elettorale della prima sindaca di Roma (19% dei consensi di cui l'11% del Movimento e ben l'8% con le sue liste civiche) fa gola tanto a destra quanto a sinistra. Ma lei non intende sbilanciarsi. Darà, forse, un'indicazione personale il leader del Movimento Giuseppe Conte che alla domanda chi voterà al ballottaggio risponde: "Vi comunicherò" dopo "una riflessione". In ogni caso, Gualtieri "è una persona di valore", sottolinea, e "non penso che il M5s possa avere compatibilità con le politi- che della destra". Per Conte il "caffè" Raggi-Michetti non è l'anticamera di un'intesa:"Non scherziamo. Possiamo parlare con tutti e prendere il caffè con chiunque". Una sponda che Gualtieri coglie al volo: "Grazie a Calenda per il suo sostegno e a Conte per le parole di stima nei miei confronti". Un attestato importante per il candidato di centrosinistra, che però difficil mente si trasformerà in alleanza. Ad incontrarsi, in vista del ballottaggio, saranno le liste civiche che hanno supportato Raggi, "Oltre 67000 voti". Obiettivo: coordinarsi sulle scelte in vista del prossimo turno. Michetti non si scompone nel commentare il voto annunciato da Carlo Calenda per il suo sfidante: "Fa il suo gioco...ma io posso vantare un profilo di chi è stato negli ultimi 30 anni nella casa comunale. Il mio profilo è quello della competenza". Ad attaccare molto più duramente è Giorgia Meloni: il leader di Azione "svende al Pd i voti degli elettori di centrodestra che, credendo alla sua panzana dell'alternativa alla sinistra, hanno in buona fede votato per lui", tuona il capo di FdI. "Saremo all'opposizione anche nel caso di vittoria di Gualtieri. Fossi in te - ribatte a tono l'ormai ex candidato sindaco - rifletterei sulla tua capacità di scelta della classe dirigente". Intanto, entrambi gli aspiranti al Campidoglio lavorano alle rispettive squadre. Il 50% della giunta di Gualtieri sarebbe composta da donne e per la figura di vicesindaco circolano già diversi nomi, da Marianna Madia a Francesca Bria. Nell'esecutivo il prof potrebbe chiamare dei tecnici che lo hanno già affiancato quando era titolare del Mef. Tra i nomi più politici, invece, si vocifera di Giovanni Caudo (ex assessore di Ignazio Marino), Giulio Pelonzi (già capogruppo dem) o Alessandro Onorato (prima con Alfio Marchini). In caso di vittoria di Michetti, sono già noti il "prosindaco", Simonetta Matone, e l'assessore alla Cultura, Vittorio Sgarbi. Un posto in giunta per Rachele Mussolini, la più votata di FdI, viene dato quasi per certo, e potrebbe entrare anche Andrea De Priamo, capogruppo uscente del partito della Meloni. In quota Lega tra le ipotesi c'è Fabrizio Santori
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