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Mittal:l’exIlvaottieneilrinviodell’udienza


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MILANO. Mentre le trattative per raggiungere un accordo di massima tra ArcelorMittal e l'ex Ilva vanno avanti, l'udienza che si terrà oggi davanti al giudice di Milano Claudio Marangoni verrà aggiornata al prossimo gennaio. E questo perché i legali dei commissari hanno chiesto i termini per poter esaminare la memoria e gli allegati presentati nei giorni scorsi dagli avvocati del gruppo franco indiano per poi presentare a loro volta repliche scritte. Richiesta analoga è stata avanzata dalla Procura di Milano, che è parte nella causa, pure lei pronta a controbattere alle 'accuse' mosse dal gruppo dell'acciaio. Così il procedimento cautelare nato dal ricorso dell'ex Ilva contro l'addio della multinazionale annunciato lo scorso 4 novembre dovrebbe avere un nuovo 'step' verosimilmente attorno alla metà di gennaio. Nell'istanza depositata ieri dagli avvocati Giorgio De Nova, Enrico Castellani e Marco Annoni, si chiede al giudice un differimento della udienza in programma per oggi e di "assegnare un termine" per il "deposito di note di replica ed eventuali documenti" con lo scopo di "meglio tracciare ambiti e confini della successiva discussione orale finale". Discussione che si terrà dunque a gennaio qualora non si riesca a superare lo stallo che va avanti da lunedì scorso e che, come è trapelato, sarebbe dovuto, principalmente, alla mancata intesa sui termini economici dell'operazione per ri- vitalizzare gli stabilimenti che hanno base a Taranto. In più, a portare a chiedere una nuova udienza è stata anche la necessità di attendere l'esito del ri-corso al Tribunale del Riesame contro la decisione del giudice Francesco Maccagnano direspingere l'istanza di proroga della facoltà d'uso dell'Altoforno 2. Ovviamente oggi in aula, alla presenza anche dei legali di Regione Puglia, Comune di Taranto e Codacons, i legali di Mittal avranno la facoltà di chiedere ulteriori termini per analizzare le memorie di replica dei loro colleghi. Inoltre potrebbero porre la questione relativa alla continuità produttiva e aziendale che era stata garantita dall'ad Lucia Morselli per il tempo della durata del procedimento cautelare. Tempo che a questo punto si si dilaterebbe con conseguenti ulteriori esborsi-perdite per il gruppo franco indiano. In questo quadro si inseriscono il procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e i pm Stefano Civardi e Mauro Clerici, titolari di due fascicoli penali sulla vicenda (sono già state depositate un paio di relazioni della Guardia di Finanza): anche loro proporranno un rinvio a dopo l'Epifania per avere il tempo di rispondere con controdeduzioni al 'duro' attacco del gruppo indiano con contestuale richiesta di estromettere la Procura dalla causa. Intanto, mentre la confindustria tarantina ha parlato di "scenari foschi", ieri le segre- terie Fim Cisl Taranto-Brindisi e Genova in una nota congiunta hanno annunciato che "ArcelorMittal è partita con i tagli del personale del servizio di assistenza post vendita ai clienti dallo stabilimento di Taranto, con un atteggiamento assolutamente privo di qualsiasi remora". Si tratta di "circa venti ragazze e ragazzi", convinti a "cambiare lavoro, accettando il reclutamento proposto dalla multinazionale" e ora, nonostante le "referenze positive", "l'azienda ha iniziato a dar vita ai licenziamenti".

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