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Movida a tempo, a Roma primo weekend con le regole

Stop market alle 22,steward e controlli.Opposizioni,troppe falle


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ROMA, 04 FEB - Minimarket chiusi alle 22 a Trastevere e San Lorenzo da questa sera. Entra in vigore a Roma l'ordinanza firmata ieri dal sindaco Roberto Gualtieri contro la movida violenta nei municipi I e II. Il provvedimento, che sarà in vigore anche nei prossimi weekend (venerdì, sabato e domenica) fino al 6 marzo, per ora non prevede la chiusura anticipata del locali, che però - come da accordi con le associazioni di categoria - si doteranno di steward per segnalare alle forze dell'ordine eventuali criticità. La strategia romana punta a porre un primo argine agli eccessi connessi alla movida serale di alcune piazze e aree della città ed è orientata ad un approccio graduale e ponderato: dopo i primi 30 giorni di monitoraggio, potrà infatti essere soggetta ad 'aggiustamenti'. Alla base dell'ordinanza, la constatazione che i maggiori problemi derivano dal consumo di alcol in strada. Di qui, l'obbligo di chiusura anticipata dalle 22, fino alle 5 del giorno successivo, degli esercizi di vicinato del settore alimentari e misto nei due municipi più interessati dal fenomeno della cosiddetta malamovida. A cui si sommeranno controlli intensificati sul territorio. E i locali serali tirano un sospiro di sollievo: "I gestori sono soddisfatti perché non sono stati penalizzati, ma auspicano che il dialogo con le istituzioni vada avanti - dice all'ANSA il presidente della Fiepet Confesercenti di Roma, Claudio Pica -. Adesso inizia il nostro lavoro, ovvero far capire agli esercenti che devono essere più collaborativi. Speriamo in controlli approfonditi, altrimenti non sappiamo effettivamente quanti minimarket chiuderanno effettivamente alle 22. Diversi locali già si sono dotati di steward e dal prossimo weekend sicuramente queste figure aumenteranno. Si intensificherà, man mano, anche il coordinamento tra ciascuno di loro e con le forze di polizia per segnalare eventuali criticità sul territorio. Noi vorremmo avere un numero dedicato per ogni zona di Roma - aggiunge - e sottoporremo questa richiesta a prefetto e questore". "Siamo d'accordo con l'approvazione di restrizioni graduali, occorrono però maggiori controlli contro chi agisce illegalmente, soprattutto nel caso della vendita di alcoolici a minori. Tuttavia, non si può agire in questo senso solo con provvedimenti di natura emergenziale, ma bisogna dar loro seguito in un modo organizzato e continuativo", commenta Claudio Capezzuoli, Responsabile Cna Commercio Roma. A nemmeno 24 ore dalla firma dell'ordinanza, però, già arrivano le prime critiche. Dopo i Radicali che avevano contestato lo strumento in sé, anche la lista Calenda in Campidoglio punta il dito contro il provvedimento: "L'ordinanza è un provvedimento superficiale e temporaneo che rischia di nascondere altra polvere sotto il tappeto senza entrare nel vivo del problema. Ha il sapore di un misero e dovuto risarcimento alle istanze degli organi politici territoriali che, insieme ai cittadini e agli esercenti, sottolineano problematiche invece ben più cogenti". La proposta, dunque, è di aprire un tavolo tutti insieme. Ancora più dura la reazione della Lega con il consigliere Santori: "Chiudere i minimarket in anticipo nei fine settimana è un passo, ma da solo questo provvedimento non inciderà in modo significativo sul micidiale mix di malamovida e contagi che avvelenano le notti della Capitale, e non soltanto nel I e nel II municipio - sostiene. Ci chiediamo infatti anche che cosa accadrà negli altri municipi".

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