Naufragio tra Malta e Libia
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
MIGRANTI/DECINE DI PERSONE A BORDO. A POZZALLO UN GOMMONE CON CENTO A BORDO

ROMA. Riprendono le partenze dalla Libia di di migranti diretti in Italia, nonostante il coronavirus, e ieri si è registrato il naufragio di un’imbarcazione con decine di persone a bordo, mentre un gommone con un centinaio di immigrati è riuscito a giungere in autonomia a Pozzallo. Tutto questo quando il governo, che ha chiuso i porti poiché “non sicuri” proprio a causa della situazione sanitaria, ha disposto la quarantena su una nave - ancora da individuare - per i 156 soccorsi dalla Alan Kurdi, l’imbarcazione della Ong tedesca Sea Eye. Proprio per garantire la sorveglianza sanitaria ai migranti che dovessero sbarcare in Italia, l’esecutivo ha affidato alla Protezione civile - ha spiegato il capo del Dipartimento, Angelo Borrelli - il compito di “creare strutture o aree sulla terraferma oppure navi dove poterli ricoverare”. La notizia del naufragio è stata data da Sea Watch, che aveva chiesto l’intervento del Commissario europeo per i diritti umani dopo aver raccolto da Alarm Phone, il servizio telefonico per i migranti in difficoltà, la segnalazione di quattro imbarcazioni alla deriva tra Malta e la Libia. A bordo, circa 260 persone: 72 su un barcone, 47, 55 e 85 sugli altri. L’Ong ha quindi spiegato che l’agenzia europea Frontex ha segnalato i quattro barconi in mare, di cui uno capovolto con naufraghi in mare: non si conosce, al momento, il numero delle vittime. “Lasciati morire soli nel giorno di Pasqua da un’Europa che parla a vuoto di solidarietà verso le persone che soffrono”: questo il commento di Sea Watch. A Pozzallo (Ragusa) sono invece approdati senza problemi 101 migranti, tra cui molti minori. Stanno tutti bene e - dopo i controlli medici, che non hanno riscontrato criticità - sono stati trasferiti nell’ex centro di sperimentazione agricola della Regione siciliana, tra Comiso e Ragusa, dove passeranno la quarantena. L’hotspot di Pozzallo è attualmente off limits: ospita infatti un quindicenne egiziano in isolamento perché positivo al coronavirus. Per quanto riguarda, invece, i 156 migranti soccorsi dalla Alan Kurdi, questi non sbarcheranno in un porto italiano, ma verrà individuata - con il supporto della Guardia costiera
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