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Nicaragua: condannata a 8 anni oppositrice Chamorro

Nove inflitti a suo fratello Pedro



MANAGUA, 21 MAR - Un tribunale del Nicaragua ha condannato ieri a otto anni di carcere la leader oppositrice e aspirante candidata presidenziale Cristiana Chamorro per i reati di riciclaggio di denaro e appropriazione indebita. Lo riferisce il quotidiano La Prensa di Managua. Insieme alla ex direttrice della Fondazione Violeta Barrios de Chamorro è stato condannato da Luden Martín Quiroz García, giudice del nono distretto di Managua, anche suo fratello, pure ex membro della Fondazione, Pedro Joaquín Chamorro Barrios, riconosciuto colpevole di appropriazione indebita e gestione abusiva. Cristiana Chamorro, 66 anni, è la terza figlia della ex presidente nicaraguense Violeta Barrios (1990-1996) e dell'ex direttore del quotidiano La Prensa, Pedro Joaquín Chamorro Cardenal, assassinato nel 1978 dalla Guardia nazionale, durante la dittatura di Anastasio Somoza (1967-1972), e dichiarato 'Eroe nazionale' nel 2012 dall'Assemblea nazionale. I fratelli Chamorro sono stati arrestati e perseguiti insieme ad altri 40 oppositori del presidente Daniel Ortega, accusati di aver cospirato contro lo Stato, di ledere la sovranità nazionale e di agire come agenti stranieri per la canalizzazione di risorse economiche degli Stati Uniti e dell'Unione europea (Ue), destinate a "finanziare azioni antigovernative". L'8 dicembre 2021 il Consiglio permanente dell'Organizzazione degli Stati americani (Osa) ha approvato una risoluzione in cui sollecitava il governo del Nicaragua ad accettare una "missione di buoni uffici" per negoziare il "rafforzamento della democrazia nel Paese". Come prima azione l'Osa chiedeva la liberazione dei "prigionieri politici", richiesta che è stata però ignorata da Managua. Oltre ai fratelli Chamorro, anche gli ex aspiranti candidati alla presidenza Felix Maradiaga, Juan Sebastián Chamorro, Miguel Mora, Noel Vidaurre, Arturo Cruz e Medardo Mairena, sono in detenzione, incriminati, e alcuni già con una sentenza definitiva.

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