‘Non manipolate i giovani’
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
IL PAPA IN THAILANDIA/L’ESORTAZIONE A DIFENDERE TRADIZIONI E CULTURE LOCALI
di Manuela Tulli

BANGKOK. E’ stata dedicata alla piccola comunità cattolica e al rapporto con le altre religioni, l’ultima giornata di Papa Francesco in Thailandia. Dal santuario del primo martire all’abbraccio con i vescovi, dall’incontro interreligioso nella più prestigiosa università del Paese alla messa finale straboccante di giovani. E’ a loro che il Papa ha parlato in particolare con il cuore in mano. Ha chiesto a quei ragazzi con le t-shirt colorate con Francesco disegnato in tutti i modi, di “non avere paura” e di credere nel loro futuro. La visita di Bergoglio d’altronde per i più giovani è un evento davvero eccezionale, da condividere sui social e nelle chat dei telefonini, perché la visita di Giovanni Paolo II, trentacinque anni fa, è nel ricordo solo dei più anziani. Sulla visita apostolica di Bergoglio in Asia pesa però anche il caso del vescovo argentino Gustavo Zanchetta, anche se da nessun rappresentante del Vaticano, qui presente con tutti i vertici, è giunta al momento alcuna reazione. Il Papa all’inizio della giornata aveva incontrato sacerdoti, suore e religiosi, catechisti laici e aveva evidenziato con loro l’importanza della fede del popolo che non deve essere vissuta come una cosa “straniera” ma che invece deve parlare “in dialetto”. Poi le parole per i ragazzi. Far scoprire ai giovani i valori e la cultura della loro gente: è stato l’invito lanciato dal Papa nell’incontro interreligioso a Bangkok. “Con la tendenza crescente a screditare i valori e le culture locali, per imposizione di un modello unico, assistiamo a una tendenza ad ‘omogeneizzare’ i giovani, a dissolvere le differenze proprie del loro luogo di origine, a trasformarli in soggetti manipolabili fatti in serie”. “Continuate a far scoprire ai più giovani il bagaglio culturale della società in cui vivono”. Nel grande ed elegante teatro dell’università le divise dei ragazzi si sono mescolate con i veli delle giovani musulmane, i monili tradizionali thailandesi con le collanine con crocifisso delle studentesse cristiane. Una uni- versità con uno spirito interreligioso? “Ma qui ogni scuola è così”, ci dice Nattaporn Ohe Santhanawi una delle giovani volontarie per questa visita del Papa. E sull’arrivo di Francesco a Bangkok racconta che su Facebook anche i suoi amici buddisti stanno postando “frasi entusiaste”. Sognare dunque il futuro, “senza avere paura”, ha ripetuto più volte il Papa, ma con l’attenzione sempre alle propri radici. “Senza questo forte senso di radicamento, possiamo restare sconcertati dalle ‘voci’ di questo mondo, che si contendono la nostra attenzione. Molte di quelle - ha messo in guardia il Papa - sono allettanti, proposte ben ‘truccate’, che all’inizio sembrano belle e intense, ma con il tempo finiscono per lasciare solo vuoto, stanchezza, solitudine e svogliatezza e vanno spegnendo quella scintilla di vita che il Signore ha acceso un giorno in ognuno di noi”. Infine Papa Francesco è tornato anche sulla piaga degli abusi e dello sfruttamento: “Desidero sostenere e incoraggiare tanti di voi che, quotidianamente, spendono la propria vita servendo Gesù nei fratelli” e “a tanti di voi che riescono a vedere la bellezza dove altri solo vedono disprezzo, abbandono o un oggetto sessuale da sfruttare. Così, voi siete segno concreto della misericordia viva e operante del Signore”. Oggi la partenza per il Giappone.
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