Oltre 200mila contagi in 24 ore, allerta per ospedali
- direzione167
- 5 giu 2022
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Campania verso codice nero.Italia rossa in 1 mese con tale trend

ROMA, 06 GEN - Non è accaduto neppure nei periodi più bui della pandemia. Oggi, per la prima volta dall'inizio dell'emergenza Covid, quasi due anni fa, sono stati registrati in Italia oltre 200mila casi in 24 ore. Una escalation dei contagi che sta mettendo a rischio la tenuta del sistema ospedaliero, con i reparti ordinari e terapie intensive che hanno ormai sforato la soglia di allerta dei posti letto occupati da malati Covid. E la situazione in Regioni come la Campania sta rapidamente evolvendo in peggio, tanto che si paventa il rischio di dover ricorrere al 'codice nero', la procedura per la quale i medici sono costretti a scegliere chi curare per mancanza di posti nelle Rianimazioni. Secondo il bollettino del ministero della Salute, sono precisamente 219.441 i positivi individuati con i test antigenici e molecolari nelle ultime 24 ore, anche se va precisato che oltre 33mila casi sono legati ad un ricalcolo della Regione Emilia-Romagna. Le vittime sono invece 198, in calo rispetto a ieri, quando erano state 231. Con 1.138.310 tamponi molecolari e antigenici effettuati, il tasso di positività è al 19,28%, in aumento rispetto al 17,3% di ieri. E sono 1.467 i pazienti in terapia intensiva, 39 in più in 24 ore, mentre i ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 13.827 (+463). Un trend di crescita confermato anche dai dati su base settimanale fotografati dal monitoraggio della Fondazione Gimbe che, nell'ultima settimana, registra un'esplosione di nuovi casi di Covid che volano oltre quota 810 mila, con un incremento del 153% rispetto a quella precedente. E nella settimana 29 dicembre-4 gennaio, rispetto alla precedente, si registra anche un +8,9% dei decessi, passati da 1.012 a 1.102. Sempre Gimbe avverte che la sanità territoriale sta andando "in tilt" - giudicando le ultime misure del governo "inefficaci e tardive" - e continua a salire in 7 giorni la pressione sugli ospedali, con un +28% di ricoveri con sintomi (da 10.089 a 12.912) e +21,6% in terapia intensiva (da 1.145 a 1.392). La situazione degli ospedali appare critica anche dai dati pubblicati dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), che evidenzia come a livello nazionale il tasso di occupazione di posti letto per pazienti Covid nei reparti sale al 21% e, in 24 ore, cresce in 13 regioni, con la Calabria che tocca il 33% e la Liguria il 32%, mentre la Valle d'Aosta risulta in calo ma è sempre a quota 45%. L'occupazione delle intensive sale invece in 24 ore in 10 regioni, con il Veneto che arriva al 20%, Piemonte e Lazio al 19%. L'allerta dunque cresce, e il sottosegretario alla Salute Andrea Costa stigmatizza come "dobbiamo assolutamente contenere al massimo la pressione sui nostri ospedali ed è chiaro che i 5 milioni di cittadini ancora non vaccinati sono quelli che rischiano di più il ricovero". Un'istantanea della gravità della situazione arriva appunto dalla Campania. La condizione è "critica, abbiamo bisogno di aiuto ora. Roma decida per una misura drastica - è l'allarme del presidente dell'Ordine dei Medici di Napoli, Bruno Zuccarelli -. Non metteteci in condizione di dover applicare il codice nero". E sempre a Napoli, all'ospedale Cotugno, c'è stato oggi un 'assalto' al pronto soccorso con auto e ambulanze in fila per ore. In questo contesto, nelle mappe aggiornate del Centro europeo per il Controllo e la Prevenzione delle malattie (Ecdc) l'Italia appare tutta in rosso scuro tranne la Sardegna, e non rassicurano neanche le previsioni del matematico del Cnr Giovanni Sebastiani: "Se continuasse questo trend, entro 40 giorni supereremmo a livello nazionale il 30% di occupazione nelle terapie intensive ed entro un mese il 40% nei reparti ordinari, mentre per l'incidenza nazionale siamo già a 1.640 casi su 100mila abitanti: questo significa che i tre parametri per l'ingresso in zona rossa sarebbero superati a livello nazionale in 30-40 giorni, ma ovviamente - afferma - ci potrebbero essere differenze tra le singole Regioni". Intanto, conclude Sebastiani, già domani altre 4 Regioni potrebbero passare in fascia gialla (Abruzzo, Emilia-Romagna, Valle d'Aosta e Toscana) e la Liguria in arancione
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