P.a: sindacati, grave limitazione del presidio davanti ministero
- direzione167
- 5 giu 2022
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E' l'ora di dare risposte ai lavoratori di Sanità ed Enti locali

ROMA, 11 MAR - "Riteniamo grave la comunicazione della questura che ha impedito di utilizzare la piazza antistante Palazzo Vidoni, sede del ministero della Pubblica amministrazione" per il presidio del 25 marzo. Lo dichiarano in una nota i segretari generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp e UilFpl, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli e Michelangelo Librandi, comfermando la mobilitazione del 25 marzo, con presidio nazionale davanti al Mef e davanti a tutte le prefetture d'Italia. "È ora di dare risposte, professionali ed economiche, a tutti i lavoratori che in questi ultimi due anni, in condizioni difficilissime, hanno garantito servizi essenziali e diritti costituzionali ai cittadini", proseguono. "Le proposte e la mobilitazione in tutta Italia sono la dimostrazione di una sofferenza e un eclatante malcontento diffuso tra tutti i lavoratori della Sanità e delle Funzioni locali per il mancato rispetto del Patto per l'innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, del 10 marzo 2021 che prometteva risorse per la revisione di tutti i sistemi indennitari fermi da 10 anni, la riforma degli ordinamenti e dei sistemi di classificazione, lo sblocco della contrattazione integrativa e un piano di assunzioni straordinario per rilanciare l'efficienza della Pubblica amministrazione" continuano i tre segretari. Per il rinnovo contrattuale le previsioni di risorse sono "totalmente insufficienti rispetto alle nostre richieste e alle giuste e doverose aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori. Una giornata di protesta - concludono Sorrentino, Petriccioli e Librandi - che rappresenta solo il primo passo di una mobilitazione generale che si concluderà solo con il recepimento dei principali punti delle piattaforme contrattuali presentate al Governo ormai più di due anni fa".
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