Parte l’inchiesta sul crollo
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Varese/La Procura dispone una consulenza per ricostruire le cause del collasso

di Valentina Rigano
ALBIZZATE (VARESE). Accertamenti catastali per capire se l'edificio avesse subito modifiche e a opera di chi nel corso degli anni, esami sui materiali impiegati nella ristrutturazione, calcoli sulla stabilità del palazzo. Termini tecnici che, per quanto doverosi, nell'inchiesta della Procura di Busto Arsizio, suonano aridi a fronte dell'immane tragedia di un padre che non riesce a spiegare a suo figlio di nove anni come sua madre sia morta con i suoi due fratellini di cinque anni e quindici mesi. Passate 24 ore dalla morte di Faouza Taoufiq, 38 enne di origine marocchina travolta ed uccisa da un cornicione di cemento armato mentre andava a fare la spesa con i suoi bambini, mercoledì pomeriggio ad Albizzate, in provincia di Varese, lo shock nel comune del Varesotto è ancora forte, mentre la Procura si appresta ad approfondire la dinamica della tragedia attraverso la consulenza di un esperto. "Come faccio a dire a mio figlio che sua madre non esiste più, come faccio?". Queste le parole di Noureddine Hanach, marito di Faouza, mentre con le spalle appoggiate alla rete di un campo di calcio fissa un punto nel vuoto e fatica a parlare. "Quando sono arrivato ho visto le ambulanze, gli elicotteri e mi sono dovuto sdraiare, non riuscivo a stare in piedi - ha proseguito l'uomo - non ci riesco nemmeno adesso". Suo figlio maggiore, di nove anni, che era dall'altro lato della strada al momento del crollo, è stato affidato a degli amici perché, ha spiegato Noureddine, "non sa ancora che la mamma e i fratellini sono morti, continua a chiedermi quando torneranno". Ed è stato proprio il piccolo a raccontare al padre che la madre, mentre tutto crollava e lui era poco distante insieme ad alcuni amichetti che si era fermato a salutare, gli avrebbe gridato di non muoversi. A raccogliere il suo drammatico racconto è stato anche Mohamed Saih, presidente del Centro Islamico di Varese, che ieri sera è rimasto accanto alla famiglia. "Sono accorso sul posto insieme a tanti altri appartenenti alla comunità marocchina di Varese, per dare loro il nostro sostegno", ha detto. "Purtroppo pensiamo anche al destino, nessuno poteva aspettarsi una tragedia così, ora aspettiamo le risposte del magistrato". Il pm Nadia Calcaterra, titolare del fascicolo al momento ancora a carico di ignoti per omicidio e disastro colposo, ha effettuato questa mattina un sopralluogo nell'area, accompagnata dai carabinieri incaricati degli accertamenti. Partendo dall'ipotesi di un cedimento strutturale, il magistrato ha richiesto una consulenza che sarà affidata a un esperto incaricato di riesaminare la documentazione relativa alla riqualificazione dell'ex azienda tessile, trasformata in area commerciale a inizio anni '90. Da allora sembra che non vi siano stati interventi sullo stabile oggetto del crollo, ma l'esame dei documenti è ancora in fase preliminare. La proprietà è di un imprenditore della provincia di Varese, verranno valutate eventuali mancanze nella manutenzione ordinaria e straordinaria
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