Perù: Fujimori, Corte interamericana nega validità indulto
- direzione167
- 5 giu 2022
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Chiede al governo di non liberare l'ex capo dello stato

LIMA, 08 APR - La Corte Interamericana dei Diritti Umani ha ingiunto al Perù di astenersi dall'attuare la sentenza emessa di recente dalla Corte costituzionale peruviana con cui è stato ripristinato l'indulto per motivi umanitari all'ex presidente Alberto Fujimori. Lo riferisce la radio RPP di Lima. Con una risoluzione firmata il 7 aprile e resa pubblica ieri pomeriggio riguardante un esame di due cause (conosciute come Barrios Altos e La Cantuta, in cui Fujimori è accusato di reati di lesa umanità), la Corte ha sottolineato che è necessario controllare se da parte della giustizia peruviana vi sia stato rispetto dell'obbligo di indagare, perseguire e punire i responsabili delle gravi violazioni dei diritti umani. Per cui, si precisa, fino a quando questo non sarà verificato, "lo Stato peruviano dovrà astenersi dall'attuare la sentenza emessa dalla Corte Costituzionale del Perù il 17 marzo 2022, che ripristina gli effetti dell'indulto concesso nel 2017 a Fujimori dall'allora presidente Pedro Pablo Kuczynski, e successivamente revocato. Al riguardo la Corte ha quindi chiesto al Perù di presentare, entro e non oltre il 13 maggio 2022, "una relazione sull'adempimento dell'obbligo ricevuto di indagare, perseguire e punire" i responsabili delle vittime di Barrios Altos e La Cantuta. L'ex presidente Fujimori (1990-2000) è stato condannato nel 2009 a 25 anni di reclusione in quanto responsabile diretto delle stragi di Barrios Altos e La Cantuta, commesse rispettivamente nel 1991 e nel 1992 dal gruppo militare sotto copertura Colina, nonché per i rapimenti di un uomo d'affari e di un giornalista dopo il colpo di Stato del 1992.
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