Piano anti-crisi di Trump
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
CORONAVIRUS/LE ASSICURAZIONI PAGHERANNO LE CURE, TAGLIO DEL CUNEO FISCALE

WASHINGTON. Taglio del cuneo fiscale, congedi pagati per chi lavora a ore, prestiti per le Pmi, aiuti alle compagnie aeree e alle società crocieristiche, forse anche al settore alberghiero: è il pacchetto di misure preannunciate da Donald Trump per mitigare gli effetti economici del coronavirus dopo lo storico lunedì nero di Wall Street e illustrate dal presidente e dal suo team economico al Congresso. “Americani state calmi, il virus se ne andrà”, ha rassicurato nuovamente al suo arrivo a Capitol Hill, aggiungendo di sentirsi bene e di non vedere quindi “alcun motivo per fare il test”, nonostante nei giorni scorsi sia entrato in contatto con due deputati ora in quarantena per aver interagito con un contagiato.Una mossa seguita all’incontro alla Casa Bianca con i dirigenti della compagnie assicurative, che si sono impegnati a coprire i trattamenti per il coronavirus e a cancellare il copagamento per il test, oltre a pagare i costi della telemedicina per i pazienti che possono essere curati senza uscire di casa, anche se resta il problema di decine di milioni di americani privi di assicurazione.Il piano del presidente ha ricevuto però un’accoglienza fredda a Capitol Hill, soprattutto da parte dei democratici, che controllano la Camera e con cui bisogna trovare un accordo per varare qualsiasi misura. “L’amministrazione sembra credere che la risposta a qualsiasi problema sia un altro taglio delle tasse”, ha osservato il leader dem al Senato Chuck Schumer. “Non è la priorità”, gli ha fatto eco Ri chard Neal, presidente della commissione Ways and Means della Camera (che si occupa di fisco), riferendosi sempre al taglio della ‘payroll-tax’, ossia delle tasse previdenziali (circa 12,4%) e sanitarie (circa 2,9%) in genere suddivise equamente tra datori di lavoro e dipendenti.I dem puntano invece ad aiutare quelli più colpiti dal virus, ad esempio con congedi retribuiti per i lavoratori contagiati o in quarantena, e a rendere più accessibili i test. Si preannuncia quindi battaglia, con uno slittamento dei tempi. Trump ha già attaccato via Twitter la speaker (dem) della Camera: “Nancy Pelosi ha appena detto ‘non so se possiamo essere pronti questa settimana’.In altre parole è vacanza per i democratici fannulloni”. Il problema è che anche i repubblicani sembrano scettici e ci sono divisioni persino nella Casa Bianca, tra chi vuole il taglio (o la sospensione temporanea) del cuneo fiscale e chi preferisce interventi più mirati per lavoratori e settori colpiti dall’emergenza.Il presidente continua anche a fare pressioni sulla banca centrale Usa, sollecitando stimoli e riduzione dei tassi: “La nostra patetica Fed, che si muove lentamente, ed è guidata da Jay Powell, che ha alzato i tassi troppo velocemente e li ha abbassati troppo tardi, dovrebbe ridurre” il costo del denaro portandolo “ai livelli dei nostri rivali, che ora hanno due punti di vantaggio”, ha accusato su Twitter. Trump comunque sembra intenzionato a muoversi in fretta per impedire una reces- sione che potrebbe costargli la rielezione, anche se pubblicamente continua a minimizzare i rischi, a contestare i dati dell’Oms e a giocare a golf mentre l’America comincia a chiudere scuole e università inquietandosi di fronte ad una crescente epidemia, con 26 morti e quasi 800 casi in 36 Stati, di cui sei hanno dichiarato l’emergenza.Il più colpito è quello di New York, dove il governatore ha inviato anche la guardia nazionale per contenere il focolaio a New Rochelle, a 3 km dal Bronx. Tutti numeri che gli esperti ritengono sottostimati per lo scarso numero di test effettuati. “Il coronavirus ha preso il mondo alla sprovvista ma io credo che abbiamo gestito l’emergenza molto bene”, ha assicurato il presidente. Ma per il Washington Post il coronavirus sarà “la Chernobyl di Trump
















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