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Piazze vuote a Capodanno

IL COVID FRENA LA PASSIONE PER I BOTTI MA un ragazzo MUORE. FESTE CLANDESTINE


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di Lorenzo Attianese

ROMA. Il countdown per la prima volta con strade e piazze vuote. E anche se il Covid ha frenato la passione di tanti italiani per i botti, all’inizio del 2021 torna il bollettino di feriti e vittime di fuochi e mortaretti. Ad Asti un 13enne è morto per le lesioni all’addome causate da un petardo e nel Napoletano una donna è stata colpita alla testa da una scheggia mentre era affacciata al balcone: per fortuna non è in pericolo di vita. C’è anche chi - da Brescia a Roma - malgrado le restrizioni non ha voluto rinunciare ai festeggiamenti classici del Capodanno, con appuntamenti clandestini poi bloccati con conseguenti denunce e sanzioni. Qualcuno per fare festa ha pagato un prezzo più alto delle multe: un party privato in un locale di Nicosia (Enna) avrebbe provocato un focolaio Covid: in tutto 58 sono risultati positivi e altri 25 sono in attesa dei risultati del test. Ma per molti non c’è stato nessun brindisi, neppure a casa: secondo un’indagine Coldiretti/Ixé, più di un italiano su cinque (il 22%) è infatti andato a dormire prima della mezzanotte senza preoccuparsi dei tradizionali botti, mentre il 60% ha aspettato almeno il rintocco delle lancette e un 18% non ha rinunciato, invece, a restare alzato fino a tarda notte. Il Capodanno ‘sottotono’ si riflette, stavolta in chiave positiva, nei numeri del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che in relazione ai botti segnala la denuncia di 180 persone, con un dato in diminuzione rispetto a quello di dodici mesi fa, quando furono 277. Oltre alla morte del 13enne di Asti, si registrano in tutto 79 feriti, dei quali 23 ricoverati, con cifre anche in questo caso in diminuzione: 1 morto e 204 feriti il dato precedente. Napoli e Milano segnano persino un minimo storico di botti e feriti. Nella città partenopea questi ultimi sono ‘soltanto’ 8 rispetto ai 48 dell’anno passato così come nel capoluogo lombardo è stata registrata “la metà dei soccorsi del 118”. In calo anche gli interventi dei vigili del fuoco riconducibili ai festeggiamenti, in tutta Italia 229 rispetto ai 686 dello scorso anno. Ma a fare le spese dei petardi sono anche gli uccelli. A Roma “in pochi hanno rispettato purtroppo l’ordinanza che vietava l’utilizzo di botti e centinaia di storni sono morti per la paura dovuta alla detonazione”, rileva il presidente della Commissione Ambiente della capitale. In generale, in tutto il Paese sono state 1.347 le persone sanzionate e 16 quelle denunciate nella giornata del 31 dicembre a seguito dei controlli delle forze dell’ordine per il rispetto delle misure anti-Covid. Sono stati 21 gli esercizi commerciali chiusi e 67 i titolari sanzionati. Fioccano multe e denunce anche per gli irriducibili di rave e party clandestini, noncuranti delle restrizioni. Alcuni video fatti al cellulare hanno ‘incastrato’ centinaia di ospiti in un resort di lusso di Padenghe sul Garda, nel Bresciano. I filmati dei presenti erano stati pubblicati sui social nonostante su ogni tavolo del ristorante la proprietà avesse lasciato un biglietto che chiedeva: “vista l’attuale situazione di non divulgare foto e video sui social”. È costata cara anche la festa che circa 130 persone - tutte cinesi - hanno animato in un ristorante ai margini di Chinatown, a Prato. Per loro più di 50mila euro di multa. Rave party di fine anno saltato, poi, in un’area industriale dismessa nell’hinterland Torinese: i carabinieri sono riusciti ad intervenire sul posto senza dare il tempo ai ragazzi di piazzare mixer e casse e tre giovani sono stati denunciati. La polizia ha scoperto invece una festa in un albergo al centro di Roma, dove 27 persone ballavano e cenavano. Alle porte di Latina, sette giovani hanno trasformato una cena in una festa da ballo. A Bologna oltre 600 telefonate sono giunte al 112 la notte di Capodanno, per lo più da parte di cittadini che hanno segnalato assembramenti di giovani per strada. Con il primo dell’anno arriva anche una notizia che per molti è un segno di speranza: alle 10:52 è nata una bimba nel reparto dell’ospedale Maria Vittoria, a Torino, riservato a donne positive al Covid. Mamma e neonata stanno bene e rimarranno insieme in camera.

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