PIETRO IL FORTUNATO
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
di Simona Balduzzi

Titolo originale: Lykke-Per
Paese: Danimarca Anno: 2018 Genere: drammatico
Durata: 168 min Soggetto: Bille August dal romanzo omonimo di Henrik Pontoppidan Regia: Bille August Sceneggiatura: Anders Frithiof August, Bille August
Distribuzione: Netflix Cast: Esben Smed Jensen, Katrine Greis-Rosenthal, Benjamin Kitter , Julie Christiansen, Tommy Kenter, Tammi Ost, Rasmus Bjerg, Sara Viktoria Bjerregaard, Elsebeth Steentofts, Anders Hove, Jens Albinus
“Pietro il fortunato”(2018) e’ la trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo in otto volumi “Lykke-Per” di Henrik Pontoppidan: diretto da Bille August , il film prova a riportare sul grande schermo una trama complessa e articolata ; lo fa in modo impeccabile- se non fosse per il ritmo che via via si va affievolendo a causa di una certa prevedibilità’. Pupillo di Ingmar Bergman - Palma d’oro nel 1992 con lo script autobiografico “Con le migliori intenzioni”, ( la seconda questa, dopo “Pelle alla conquista del mondo” nel 1988), August sviluppa qui ,un lavoro che ci mostra lo spaccato di una Danimarca inedita , tormentata nello spirito , combattuta tra ideali e bisogni. Lo fa mettendo al centro un protagonista complesso, ermetico e scomodo ; pertanto incredibilmente carismatico. Tuttavia, proprio il suo carisma finisce per divenirne fardello: la lunghezza della pellicola - e del dolore di Peter Sidenius(Esben Smed) - risulta prolissa ; inevitabilmente incapace di rendere giustizia al personaggio stesso.
Trama
Nella Danimarca di fine Ottocento, il giovane Peter Sidenius (Esben Smed) cresce in un clima soffocante , fatto di assoluta religiosità, dogmi e proibizionismo : il ragazzo finisce cosi per disprezzare il padre autoritario - un fanatico luterano terrorizzato dalla mondanita’. Peter sogna invece di andarsene e cambiare il mondo ,grazie alle sue invenzioni futuriste. Determinato a superar ogni ostacolo per realizzare i tuoi sogni, il giovane infatti arriva nella grande città: i primi tempi a Copenaghen pero’ sono duri e per potersi pagare l’affitto inizia a lavorare come cameriere in un ristorante , dove allaccia una relazione con una ragazza (anche lei cameriera presso lo stesso locale), per poi rinnegarla senza nessuno scrupolo . Grazie alla sua intraprendenza instaura un’amicizia con Ivan Salomon(Benjamin Kitter) e riesce ad introdursi nella facoltosa famiglia di questo, mosso dall’intento di sedurre Jacobe (Katrine Greis-Rosenthal), sorella di Ivan ed affascinante futura ereditiera . Sebbene il suo genio lo porterà’ lontano, Sidenius rimane vittima del proprio senso di inferiorita’( che quando non esplode in comportamenti cinici e spietati, implode con conseguenze autodistruttive). Che si tratti di orgoglio o follia da parte di Peter, la società’ finisce per imputare a sfavore dello stesso ,proprio le capacita’ che lo contraddistinguono : l’ iniziale fervore del riscatto sociale, finisce per schiacciarlo nel delirio , uccidendo il suo stesso sogno.
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