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Pnrr: Aifi, Italia male su venture capital e private debt

L'equity ha raccolto 4,5 mld tra investitori istituzionali



ROMA, 06 APR - "L'Italia è messa male su venture capital, fondi per le infrastrutture e private debt. Anche se siamo cresciuti molto l'anno scorso, siamo ancora piccolini". Lo ha affermato Anna Gervasoni, direttrice generale Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt e professoressa ordinaria Università Cattaneo-LIUC, all'evento "Il PNRR e il ruolo degli investitori privati per la trasformazione del Paese verso la Sostenibilità" organizzato da Luiss Business School. In Italia sono stati 14 i miliardi di investimento dello scorso anno tra private equity e venture capital. Sei miliardi sono di raccolta, contando anche il private debt. Per quanto riguarda i fondi italiani, solo l'equity ha raccolto 4,5 miliardi, tra investitori istituzionali, italiani e internazionali. Invece i privati, cioè family offices, retail e clientela private valgono 900 mila euro, secondo l'analisi fatta da Gervasoni. Un numero non paragonabile con la Francia, in cui nello stesso periodo sono stati 4,3 miliardi. "Dobbiamo poi anche avere a cuore il tema del mid-market. Per realizzare gli obiettivi del Pnrr abbiamo bisogno di affiancare progettualità private, nelle imprese che da sole non sanno come fare (piccole e medie)", ha continuato Gervasoni. Questo segmento di mercato in Francia vale circa 7 miliardi di euro, di cui 3,5 miliardi investiti con ticket di investimento sotto i 30 milioni di euro, cioè imprese abbastanza piccoline ma che hanno bisogno di soldi per affrontare la trasformazione digitale. In Italia nello stesso segmento di mercato sono stati investiti 400mila. "In generale il capitale per lo sviluppo delle imprese corporate è arrivato a un miliardo di euro. L'80% è stato investito in imprese che fatturano più di 100 milioni di euro. Quindi le piccole hanno beccato gli spiccioli", ha concluso la direttrice di Aifi. Nel 2021 il 25% delle target finanziate con private equity e venture capital hanno destinato i soldi a temi di trasformazione digitale ed ecologica.

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