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Pnrr: Bernabei, prevede cure a domicilio per 10% di over 65

Oggi, a seconda delle regioni, va dallo 0,7 al 4,8%



ROMA, 08 APR - "Il Covid-19 ha dato un contributo poderoso ad accendere i fari sul tema della fragilità, sconosciuta prima, così come erano sconosciute parole come RSA. Il virus ha ucciso i fragili, l'età media dei defunti è 81 anni". Ma ha aperto gli occhi del mondo su questa condizione, tanto che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede un potenziamento dell'assistenza domiciliare "per raggiungere il 10% degli anziani". Così Roberto Bernabei, direttore del Dipartimento di Scienze dell'Invecchiamento, Neurologiche, Ortopediche presso il Policlinico Universitario Gemelli Irccs, intervenendo al 14/mo Forum Nazionale Pharma organizzato dalla Società Italiana di Farmacologia (Sif). Gli over 65 in Italia sono 14 milioni e costituiscono il 23% della popolazione. Siamo il paese più anziano del mondo dopo il Giappone, che detiene il primato assoluto con il 27% di popolazione anziana. Si stima che un terzo di loro utilizzi 10 o più farmaci contemporaneamente. La pandemia, ha precisato Bernabei, "è stata anche un'occasione per ripensare il Servizio sanitario nazionale, che non si era occupato fino ad oggi, se non in modo locoregionale, di affrontare il problema dei fragili". Oggi l'assistenza domiciliare per gli over 65, ha precisato, "va dallo 0,7 al 4,8% a seconda della regione, con grande variabilità tra una regione e l'altra. In Abruzzo ad esempio le cose vanno meglio, peggio nel Lazio, dove l'assistenza domiciliare non arriva nemmeno al 2% degli anziani". Il Pnrr aumenterà - ha concluso - l'assistenza domiciliare dal 2,7% al 10% degli ultrasessantacinquenni".

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