Presi gli autori del pestaggio
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
COLLEFERRO/MASSACRATO DI BOTTE PER AVER DIFESO UN AMICO, NELLO STESSO PAESE DI WILLY

di Chiara Acampora
ROMA. Preso a pugni in strada e poi, una volta a terra, colpito anche con un calcio. Un pestaggio in piena regola scattato probabilmente perché tempo fa il ragazzo aveva difeso un amico che era stato preso in giro. A poche ore dall’aggressione avvenuta sabato pomeriggio, in pieno giorno, a Colleferro hanno un volto i due presunti responsabili. La polizia ha arrestato con l’accusa di lesioni gravissime il 18enne Christian Marozza e il 19enne Lorenzo Farina, entrambi di Colleferro. Una storia che sembra avere tante analogie con quella di Willy Monteiro Duarte, il 21enne di origini capoverdiane picchiato a morte lo scorso settembre nella stessa cittadina in provincia di Roma. Non solo lo stesso luogo, ma il movente, perché anche Willy era intervenuto per difendere un amico dalle minacce di un gruppo di bulli. E poi le arti marziali, di cui erano esperti i due fratelli Marco e Gabriele Bianchi accusati del suo omicidio, così come lo sono i due arrestati per il pestaggio di sabato. I loro profili social raccontano di due ragazzi come tanti. Foto e selfie che ritraggono Lorenzo Farina con gli amici o al mare mentre Christian Marozza, che ha tra le pagine seguite anche quella di Casapound, anche uno scatto abbracciato alla mamma. La vicenda di Willy - diventato suo malgrado simbolo della lotta al bullismo e alla movida violenta, con l’introduzione di un particolare daspo che porta il suo nome - non ha però disinnescato, proprio nel suo paese, il virus della violenza. A quanto ricostruito dagli investigatori, gli aggressori avrebbero incrociato in strada il 17enne mentre era in compagnia di altri tre amici, tutti di Segni un paese vicino, e dopo un rapido scambio di battute lo avrebbero colpito con dei pugni. Il tutto è durato pochi secondi. I responsabili sarebbero poi scappati dopo che il ragazzo, sbattendo la testa contro un’auto in sosta, ha perso i sensi per qualche minuto. Il 17enne, trasportato prima all’ospedale di Colleferro e poi trasferito al San Giovanni di Roma, ha riportato fratture alla mandibola e al naso. E’ ricoverato in prognosi riservata ma non è in pericolo di vita. Poco dopo gli agenti del commissariato di Colleferro hanno individuato i presunti responsabili. Sono stati rintracciati a casa. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati i vestiti indossati durante il pestaggio. In particolare, uno stava lavando una maglia nella lavatrice. Sequestrati anche i loro cellulari su cui verranno effettuati accertamenti. Si starebbe cercando un video che potrebbe aver ripreso gli attimi dell’aggressione, quelli precedenti o successivi. Al vaglio anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. «Penso che ad aggredirmi fossero più di due» avrebbe raccontato Lorenzo a chi ha avuto modo di parlare con lui. «In passato ho difeso un amico che era stato preso in giro» avrebbe aggiunto. Il pestaggio sarebbe stato una sorta di «vendetta» legata a quell’episodio. Il giovane di Segni e i due aggressori arrestati si conoscevano perché praticano la stessa arte marziale. A quanto ricostruito finora dagli investigatori, non si sarebbe trattato di un agguato ma prima c’è stato uno scambio verbale e poi sono ‘partiti’ i pugni. “Dopo la tragedia di Willy Monteiro, siamo ripiombati nell’incubo” ha sottolineato il presidente della Regione, Nicola Zingaretti. Mentre ieri mattina l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato e il sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna sono andati a far visita al 17enne in ospedale. “Basta violenze!” ha sottolineato D’Amato mentre il sindaco di Colleferro ha affermato: «Le analogie con la storia di Willy fanno venire i brividi. Ci sono tantissimi punti simili. Per fortuna Lorenzo oggi sta meglio». E ha lanciato un appello: «Chi ha visto vada a testimoniare. Gli aggressori potrebbero essere più di due».
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