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Prime truppe Usa in Polonia

UCRAINA/NEL FRATTEMPO LA DIPLOMAZIA AFFILA LE ARMI NELLA SPERANZA DI UNA SOLUZIONE



VARSAVIA. Le prime truppe americane arrivano in Polonia, avanguardia di un nuovo contingente inviato da Washington a rinforzo del fianco est della Nato, ma nel frattempo la diplomazia affila le armi in vista di una settimana che potrebbe portare qualche risultato verso una soluzione negoziata della crisi tra Russia e Occidente. Almeno, è quanto spera il presidente francese Emmanuel Macron, il più assiduo interlocutore di Vladimir Putin, che ha tenuto una serie di consultazioni in vista della sua visita a Mosca in programma lunedì e il giorno dopo in Ucraina. Mosca, intanto, mantiene alti i toni della polemica, accusando il premier britannico Boris Johnson e il presidente Usa Joe Biden, considerati i ‘falchi’ del campo occidentale, di volere alimentare la tensione per distogliere l’attenzione dai loro problemi interni. “Una crisi politica è in corso nel Regno Unito, con l’opposizione che chiede le dimissioni del primo ministro” per il cosiddetto Partygate, mentre negli Stati Uniti l’indice di gradimento per il presidente “è precipitato (...) a livelli storici”, ha sottolineato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Nei giorni scorsi Biden aveva annunciato l’invio in Paesi alleati dell’Europa orientale di 3.000 soldati, mentre altre 8.500 erano stati messi in allerta per essere pronti eventualmente a essere schierati nell’ambito della forza di reazione rapida della Nato. “I primi militari sono arrivati all’aeroporto di Jesionka”, nel sud-est della Polonia, ha fatto sapere un alto ufficiale polacco. Si tratta di un primo drappello di soldati della 82/a divisione aviotrasportata. “Prossimamente” arriverà il contingente più numeroso di una forza totale di 1.700 uomini, ha aggiunto la fonte. Continuano anche le iniziative militari russe. Per quattro ore due bombardieri a lungo raggio Tu22M3 delle forze aerospaziali di Mosca hanno sorvolato lo spazio aereo della Bielorussia in un’esercitazione congiunta con l’aviazione di questo Paese. Macron, che in una settimana ha parlato per ben tre volte al telefono con Putin, si è consultato con Johnson e con il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Quest’ultimo, hanno reso noto fonti dell’Eliseo, ha “reso omaggio” all’iniziativa della Francia, presidente di turno della Ue. Macron ha da parte sua insistito sulla “necessità di proseguire il lavoro per trovare con il dialogo una strada per la deescalation, nell’unità, il pieno rispetto dei principi fondamentali della sicurezza europea, la sovranità degli Stati e i diritti che ne derivano”. Stoltenberg ha sentito anche la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. Quest’ultima in un tweet ha nuovamente stigmatizzato quelle che ha definito le “azioni destabilizzanti” da parte della Russia al confine con l’Ucraina. “Sebbene ci auguriamo fortemente che si possa trovare una soluzione diplomatica - ha aggiunto la presidente - qualsiasi ulteriore aggressione da parte della Russia sarà accolta con una risposta ferma e sanzioni solide”.

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