PROVA A PRENDERMI
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
di Simona Balduzzi

Titolo originale: Catch Me If You Can
Paese: USA Anno: 2002 Durata: 141 min Genere: commedia, biografico, drammatico Soggetto: Frank Abagnale Jr., Stan Redding Regia: Steven Spielberg Sceneggiatura: Jeff Nathanson Produzione: Dreamworks SKG, Amblin Entertainment, Muse Entertainment , Splendid Pictures, Kemp Company, Parkers / MacDonald Production Distribuzione: United International Pictures Fotografia: Janusz Kaminski Effetti speciali: John C. Hartigan , Nathan McGuinness Musiche: John Williams Costumi: Mary Zophres Trucco: Lois Burwell, Sian Grigg, Daniel Striepeke Cast : Leonardo DiCaprio, Tom Hanks, Christopher Walken, Martin Sheen, Nathalie Baye, Amy Adams, James Brolin, Brian Howe, Frank John Hughes, Steve Eastin , Chris Ellis, John Finn, Jennifer Garner, Nancy Lenehan, Ellen Pompeo, Elizabeth Banks
Con 2 candidature a Premi Oscar, 1 candidatura a Golden Globes , “Catch Me If You Can” (2002), ha vinto un premio ai SAG Awards ed incassato 7,6 milioni di euro al Box Office Italia . Steven Spielberg , che non ha certo bisogno di note aggiuntive al suo grande talento stilistico e narrativo, tratta con maestria il tema dell’ ambiguita’ ,focalizzando il tutto nella doppiezza d’identità’. Tratto dalla storia vera di Frank Abagnale Jr, la pellicola cattura l’attenzione fin dalla prima scena, impreziosita dall’ottima fotografia di Janusz Kaminski. Sotto l’adrenalinica abilita’ del protagonista , geniale manipolatore seriale , Spielberg ritrae l’articolato rapporto un tra padre e d un figlio alla costante ricerca del riconoscimento reciproco; con stile inappuntabile, il noto regista trae ispirazione dal graffio di Hitchcock e dalle sfumature della commedia hollywoodiana anni Sessanta. Grandiosa l’interpretazione di Christopher Walken nelle vesti di Frank Abagnale Senior ;altrettanto ottime le interpretazioni di Tom Hanks e Leonardo DiCaprio. Le suggestive musiche (John Williams) sottolineano il pathos che la trama evoca gia’ di suo: l’ avvincente parabola della vita di Frank Abagnale Jr., non fa che appassionare lo spettatore.
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