Prove di reunion Pd-Art1, insieme per battere destra
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
A congresso partito Speranza da 5s a Si. Non Iv. Azione si sfila

ROMA, 23 APR - Clima di reunion fra il Pd e i fuoriusciti di Articolo Uno, che lasciarono il Nazareno ai tempi di Matteo Renzi segretario. Il progetto è ancora allo stato gassoso. Però c'è un'idea della cornice. Che dovrà essere più intima di una generica appartenenza alla stessa coalizione, ma meno simbiotica di un ritorno degli ex sotto le insegne dem. Intanto, il congresso di Articolo Uno, che ha confermato Roberto Speranza segretario, è stato il luogo degli sguardi di intesa: "Serve un soggetto di ispirazione socialista e democratica che unisca le forze che si riconoscono nella famiglia del socialismo europeo", ha detto il ministro della Salute. Magari con una lista elettorale comune, hanno buttato là alcuni delegati in sala. "Mettiamo da parte completamente la storia del 2018", ha risposto Letta, invitando a dimenticare i tempi della scissione. Un momento decisivo ci sarà in all'autunno - ha detto il segretario Pd - quando saranno concluse le Agorà. Il risultato dovrà essere una realtà "che si candidi ad essere l'architrave dell'alleanza progressista", ha chiarito Speranza. Perché il congresso di Articolo Uno, oggi e domani a Roma, è l'occasione per le prove generali non solo della reunion col Pd, ma anche della coalizione larga di centrosinistra che, nelle intenzioni del segretario dem, nel 2023 dovrà avere "la capacità vera di essere competitiva con una destra che altrimenti vincerà". Così, sul palco sfilano anche Luigi Di Maio (oggi) e Giuseppe Conte (domani). Mentre il presidente della Camera Robero Fico invia un messaggio. E poi Nicola Fratoianni di Sinistra italiana e il segretario del Psi Enzo Maraio. Oltre al ministro del Lavoro Andrea Orlando, ai sindacalisti, come l'applauditissimo segretario della Cgil, Maurizio Landini, e il segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri. Però gli obiettivi non combaciano del tutto. Per esempio, il progetto di Letta è di includere anche il centro. E invece sul palco di Articolo Uno manca Italia Viva. E non è un caso. "Le ultime uscite di Renzi chiariscono in maniera molto netta quale sia la sua prospettiva", ha spiegato il capogruppo alla Camera di Leu, Federico Fornaro, riferendosi al sostegno di Iv al sindaco di Genova, Marco Bucci, appoggiato anche dal centrodestra. Il segretario dem vorrebbe nella coalizione anche Azione ma, dal palco di Articolo Uno, Carlo Calenda ha messo in chiaro: "Ci presenteremo come polo indipendente" e, in ogni caso, mai con i 5 stelle. E invece - fra alti e bassi - il Movimento sta lavorando col Pd all'alleanza di centrosinistra: "La coalizione progressista deve continuare a crescere e a rafforzarsi", ha ribadito Di Maio. Che poi ha anche implicitamente sferzato Conte sul voto francese: "Abbiamo bisogno di forze europeiste", ha detto, usando parole molto simili a quelle pronunciate poco prima da Letta, interprete di molti malumori nel Pd per la posizione evasiva del leader M5s: "Noi speriamo che vinca Macron", è la posizione netta del leader dem. Sul versante italiano, i progetti e i propositi di alleanza dovranno fare i conti con la legge elettorale. Speranza ne vuole una proporzionale per "tornare alla democrazia dei partiti e chiudere definitivamente la stagione dell'antipolitica". Letta non fa endorsement, ma ha ribadito che "l'attuale legge elettorale è la peggiore che si possa immaginare". Che le due anime abbiano radici comuni lo dimostra il 25 aprile. Tutti insieme in piazza, con l'Anpi, rivendica Speranza, , che domani ospita al congresso il presidente Gianfranco Pagliarulo. E Letta: "Tutti insieme per manifestare la memoria dell'antifascismo e con le parole di Mattarella: pace, non resa e unità". La sintesi del corteggiamento Articolo Uno-Pd sta tutta nel passaggio di testimone sul palco. "Se si fa la sinistra, noi ci siamo", garantisce Speranza. E Letta, un secondo dopo: "Rispondo sì: la mia e la nostra intenzione è quella di fare una sinistra che sia vincente". Domani ultima giornata. Sul palco uno dei padroni di casa, Pier Luigi Bersani, e Massimo D'Alema.
Comentários