Raid israeliano vicino Damasco
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
SIRIA SENZA TREGUA/UCCISI TRE CIVILI. SALE LA TENSIONE NEL SUD DEL LIBANO
di Lorenzo Trombetta

BEIRUT. Si intensifica la guerra di Israele contro la presenza iraniana e dei suoi alleati in Siria: un nuovo raid missilistico notturno attribuito allo Stato ebraico ha colpito un’area a sud di Damasco uccidendo almeno 3 civili e ferendone 4, tra cui un bambino secondo i media ufficiali siriani. E’ il quarto attacco israeliano in due settimane. Questo mentre la tensione tra gli Hezbollah filo-iraniani e Israele torna ad alzarsi nel sud del Libano. L’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria afferma che nel raid israeliani della scorda notte sono stati uccisi quattro miliziani non siriani, forse pasdaran iraniani. L’agenzia governativa siriana Sana ha parlato solo di tre civili uccisi. E ha mostrato immagini dei danni materiali del raid compiuto poco prima dell’alba nel sobborgo di Hujayra, a sud di Damasco. La facciata di un palazzo appare sventrata, ma è impossibile verificare l’accuratezza delle informazioni in maniera indipendente sul terreno. L’Osservatorio afferma che la zona del raid si trova tra i due quartieri-roccaforti iraniani di Kiswa e Sehnaya, e a due passi dal santuario sciita di Sitt Zaynab, un altro avamposto delle milizie sciite filo-iraniane in Siria. La zona è stata colpita ripetutamente nelle settimane e nei mesi scorsi. Tra attacchi ufficialmente rivendicati da Israele e altri solo attribuiti allo Stato ebraico, prosegue la campagna militare contro le postazioni di soldati iraniani e di miliziani filo- Teheran libanesi, iracheni e di altre nazionalità. Il 20 aprile scorso si era registrato un raid analogo a una base aerea iraniana nella zona di Palmira, a est di Homs. E solo pochi giorni prima, al valico frontaliero tra Siria e Libano, un altro attacco aereo, compiuto con un drone, aveva colpito un veicolo a bordo del quale viaggiavano esponenti di Hezbollah. Come avevano in seguito mostrato immagini riprese da una telecamera a circuito chiuso del valico frontaliero di Jdeidet Yabus-Masnaa, gli esponenti del Partito di Dio libanese erano riusciti a mettersi in salvo dopo che un primo razzo, forse di avvertimento, aveva mancato il bersaglio. Il secondo razzo aveva poi distrutto il veicolo. Poche ore dopo l’attacco avvenuto ieri notte a Sud di Damasco, l’esercito libanese denunciava nuove violazioni aeree e di terra israeliane lungo la Linea Blu di demarcazione con Israele. Nei giorni scorsi, Israele aveva denunciato il danneggiamento da parte di Hezbollah dei reticolati eretti dallo Stato ebraico a ridosso della Linea Blu. Un segnale che la guerra, con le sue regole di ingaggio variabili, prosegue nei vari teatri del conflitto mediorientale.
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