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Renzi apre Leopolda 11

NO A CHI VUOLE IL VOTO ANTICIPATO. “È L’IDEA DI CONTE, LETTA, MELONI E SALVINI”



di Giampaolo Grassi

ROMA. La risposta alle accuse è un attacco. La Leopolda numero 11 comincia con un Matteo Renzi contro tutti. La prima giornata è di rodaggio, è quella dei saluti, ma nelle ore che precedono l’apertura della kermesse fiorentina, il leader di Italia Viva prende di mira i grandi partiti, quelli (quasi) alleati e quelli non alleati. Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Enrico Letta e Giuseppe Conte - sostiene Renzi - vogliono andare a elezioni nel 2022, dopo il voto per il Quirinale. La stoccata è una reazione al sospetto che i renziani lancino avvertimenti in Parlamento, come è successo con gli emendamenti bocciati dal governo ma passati in Senato con i voti della destra e di Iv. Renzi sostiene che quel passaggio sia stato “tutto tranne che un segnale politico”, ma fra i suoi c’è chi non nasconde che un messaggio sia comunque arrivato: “Si è visto che i numeri di Italia Viva contano eccome - ha detto Maria Elena Boschi - e forse qualcuno comincia a preoccuparsi”. E’ chiaro che lo sfondo è quello del grande gioco del Quirinale. In Iv c’è chi spiega che l’obiettivo di Renzi sia lavorare a una realtà parlamentare che guardi al centro, che pesi nella scelta su chi salirà (o resterà) al Colle e che poi si trasformi in un soggetto politico per il voto del 2023. “Non fondo un nuovo partito, mi sembrano tutti fuori ‘di capo’, per dirla alla fiorentina”, premette. E poi spiega: “Se il Pd conferma il matrimonio con Conte e Di Maio e la destra continua ad avere una trazione sovranista sulla linea Salvini/Meloni - spiega Renzi - è del tutto evidente che c’è uno spazio, una prateria” al centro, magari con Azione e Più Europa e poi chissà. “Finirà che saremo l’ago della bilancia anche nel prossimo Parlamento”. Renzi è convinto che sarebbe così anche con l’attuale legge elettorale, ma in Italia Viva c’è chi scommette che dopo l’elezione del Capo dello Stato partiranno le grandi manovre per il proporzionale, che farebbe al caso dei renziani. Tutto questo, se i grandi partiti - come sospetta il leader di Iv in una intervista con Huffington Post - non faranno in modo di anticipare il voto: “Letta e Conte per cambiare i gruppi parlamentari, la destra perché pensa di vincere”, spiega. Una considerazione che suona come un appello, o un’allerta, a chi non ha grandi speranze di essere rieletto, affinché dia del filo da torcere ai leader: “Gli unici che non si sono accorti del giochino sono i parlamentari del centrosinistra e dei grillini che si stanno consegnando a chi li manderà a casa un anno prima”. Vada come vada, il leader di Iv si prepara: “Il rischio elezioni c’è con qualsiasi presidente. Se il Parlamento si sfilaccia, infatti, si vota”. Il passaggio in Senato, con l’apparizione momentanea di una diversa maggioranza che va da FdI a Iv, viene quindi letto come la scena di un film che inizierà col Colle. Ma dentro Italia Viva quel voto a Palazzo Madama con la destra non ha convinto tutti. Anzi. Fra i deputati c’è chi si trova meglio nel centrosinistra che nel centrodestra e se pensa a Iv come ago della bilancia vuole che però alla fine penda verso la parte mancina. Un clima che si sposa con le voci dei giorni scorsi su una pattuglia di parlamentari sul punto di uscire. “Ma il voto a Palazzo Madama - fanno notare dalla cerchia di Renzi - dimostra che il gruppo non è fuori controllo”. Il palco della Leopolda numero 11, quella della svolta al centro, è concepito come uno studio radiofonico. Primo intervento, dopo il saluto di Renzi, quello del presidente del Coni, Giovanni Malagò. Nella seconda giornata, Renzi parlerà dell’inchiesta Open: “Uno scandalo incredibile, di un magistrato che sceglie di fare un processo politico alla politica”. E anche agli ex compagni di viaggio ha qualcosa da dire: “Sono pronto a un confronto etico con il professor Romano Prodi, con D’Alema e Bersani. La doppia morale di una certa sinistra è più noiosa che irritante”. Domenica, Renzi chiuderà parlando anche della sfida del Quirinale. “Leggo che questa sarà la Leopolda più difficile - commenta - Io dico che sarà la Leopolda più divertente. Scommettiamo?”.

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