Renzi insiste per il “no tax”
- direzione167
- 5 giu 2022
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GOVERNO/GUALTIERI DIFENDE LA MANOVRA, MA ITALIA VIVA NON MOLLA

di Giampaolo Grassi
ROMA. Sul pacchetto manovra arriva il fuoco - sopratutto amico - degli emendamenti. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri difende le misure, chiedendo alle Camere semmai di migliorarle, ma “salvaguardando l’impianto e gli obiettivi” dei provvedimenti. E poi, davanti alle commissioni Bilancio, mette in mostra ‘l’argenteria’, spiegando che gli asili nido saranno gratis già da gennaio: fra poco meno di due mesi, quindi. La difesa di Gualtieri si abbina alla mossa del premier Giuseppe Conte che, volendo serrare le fila, convoca per domani un megavertice di maggioranza. Ci sarà anche Italia Viva ma Matteo Renzi fa capire di non essere entusiasta: “Tutto ristagna”, scrive, “continueremo la nostra battaglia” per una manovra “No- Tax”. Poi convoca una sua (contro) iniziativa per venerdì a Torino, dal titolo esplicito: “Shock! Le proposte di Italia viva per rilanciare l’economia”. A giudicare dagli emendamenti, le idee dei renziani non sono proprio in linea con quelle scritte in manovra da (e con) tutti gli alleati di governo. Italia Viva chiede di abolire due punti cardine del decreto fiscale, l’inasprimento del carcere per i grandi evasori, che tanto piace al M5S, e la stretta su appalti e subappalti. Tanto che Gualtieri, senza citare nessuno, lancia un invito che suona così: se qualcuno propone modifiche, per favore spieghi anche dove trovare i soldi. Insomma, gli alleati non si fanno le carezze. E le opposizioni schiaffeggiano. “Altro che asili gratis - dice Matteo Salvini - Gualtieri prende in giro le famiglie”. Il ministro ribatte dicendo che “parlano i fatti: nella legge di bilancio abbiamo stanziato 630 milioni per il 2020, 3 miliardi fino al 2022: da subito assegno di natalità, gratuità asili nido per maggioranza delle famiglie, congedo di paternità allungato”. In mattinata, davanti alla commissione bilancio congiunta Camera e Senato, Gualtieri illustra i cardini dl provvedimento. La manovra, spiega, “avvia un percorso di crescita duratura, salvaguardando la sostenibilità della finanza pubblica”. Porterà “una riduzione di 7,1 miliardi della pressione fiscale” e, grazie alla fiducia dei mercati, garantirà “un dividendo di credibilità di circa 38,5 miliardi” per il calo dello spread da qui al 2022. Il ministro spiega che, finora, le misure criticate nel dibattito politico rappresentano il 5% del pacchetto totale. Ne fanno parte anche la plastic tax e la stretta sulle auto aziendali. “Abbiamo letto stime del tutto fantasiose”, premette, sia sull’aumento dei prezzi legati alla tassa sugli imballaggi, sia sulla portata del provvedimento sulle auto aziendali: “Quelle toccate dalla misura sono 300 mila”. In ogni caso, la plastic tax “deve essere migliorata e riformulata, salvaguardando la ratio dell’intervento, che disincentivi l’abuso della plastica monouso”. E la misura sulle auto aziendali saranno riviste “modulando tempi e forme”. Di tutto questo la maggioranza discuterà giovedì. Conte ha “invitato” al verti- ce una quarantina di esponenti di governo e di partito, fra ministri, sottosegretari, capigruppo, presidenti di commissione, deputati, senatori, capi delegazione. Lo sco- po è definire tempi e i modi di discussione della legge di bilancio e, sopratutto, cercare di limitare le fughe in avanti. Per il solo dl Fisco sono stati presentati un migliaio di emendamenti.E lunedì arriveranno quelli sul Bilancio. Una buona fetta sono firmati da esponenti di maggioranza e non mancano quelli che chiedono un sostanziale stravolgimento di misure cardine dell’impianto. Conte cercherà di mettere un argine alle voci fuori dal coro, puntando anche sui pareri degli esperti, che confortano le stime del governo. Per Bankitalia, la crescita dell’econo- mia prevista dello 0,6% “si conferma condivisibile” e quella dell’1% per il 2021 “non è fuori portata”. Giovedì Conte ricorderà tutto questo. In maggioranza c’è qualcuno che non deve essere convinto, come il segretario Pd Nicola Zingaretti, convinto che la manovra “permette all’Italia di voltare pagina”. Ma c’è anche qualcuno che il giorno dopo annuncerà le sue proposte shock.
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