Ricerca: Della Vedova, la scienza alleata delle democrazie
- direzione167
- 5 giu 2022
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ROMA, 06 APR - La scienza alleata delle politiche per la democrazia. E' la posizione espressa dal sottosegretario agli esteri Benedetto Della Vedova, intervenuto al workshop "Cittadini, Scienza, Democrazia", organizzata dal Ministero dell'Università e della Ricerca e la Conferenza dei rettori delle Università, in collaborazione con il Maeci, che si è svolto alla Sapienza di Roma. "Come attuale Presidenza del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa- ha osservato Della Vedova -, l'Italia ha costruito un programma con l'obiettivo di fornire uno spazio di confronto aperto tra gli Stati membri e le loro società sulla base di come possiamo rafforzare e aggiornare il nostro impegno comune ai principi e ai valori del Consiglio d'Europa. In questo sforzo, consideriamo la scienza come il nostro migliore alleati". Il diritto alla scienza è "uno dei principali elementi costitutivi delle democrazie liberali. La scienza basata sull'evidenza empirica le rende resistenti contro i rischi del populismo, del dogma politico e delle derive autoritarie". Inoltre, "la scienza aiuta a dissipare i semi del pregiudizio e della discriminazione". "Il diritto alla scienza include la libertà di ricerca, la condivisione della conoscenza e comprende non solo un diritto a ricevere i benefici delle sue applicazioni, ma anche un diritto a partecipare al progresso scientifico". Nella tragedia di un conflitto "non provocato, ingiustificato e ingiustificabile in Ucraina, condotto dalla Federazione Russa contro i civili in palese violazione delle norme più elementari del diritto umanitario internazionale", per Della Vedova, andrebbe contrastata la disinformazione anche attraverso il sostegno del mondo scientifico e accademico; "allo stesso tempo - ha osservato - dovremmo anche preoccuparci di come il conflitto possa influenzare il progresso scientifico e la libertà accademica nei centri di ricerca e nei dipartimenti universitari del paese aggressore". Per Della Vedova, il contributo degli accademici "alimenta il comune sforzo per sostenere democrazie ben funzionanti. Restiamo consapevoli che solo un approccio multidisciplinare, inclusivo e multi-stakeholder può garantire risultati concreti, sostenibili e duraturi. Crediamo che sia essenziale mantenere un dialogo costante tra il Consiglio d'Europa e la comunità scientifica e accademica per promuovere i valori democratici e la libera circolazione delle idee basata sui fatti". Il sottosegretario ha infine ricordato il recente contributo finanziario del Maeci per l'Open Council of Europe Academic Networks (OCEAN), un progetto ideato per integrare la conoscenza e l'informazione del Consiglio d'Europa, compresi i suoi principi e valori, nell'istruzione superiore, nella formazione e nella ricerca.
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