Russia: Hrw, con Navalny si intensifica repressione dissenso
- direzione167
- 5 giu 2022
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Accuse sono infondate. Ennesima presa in giro della giustizia

ROMA, 23 MAR - La condanna del leader dell'opposizione russa incarcerato, Alexei Navalny, "per nuove accuse inventate, riflette l'intensificarsi della repressione del dissenso e della libertà di espressione da parte del governo russo dall'inizio dell'invasione in Ucraina", lo afferma Human Rights Watch. "L'ultimo verdetto contro Navalny è l'ennesima presa in giro della giustizia", ;;ha affermato Hugh Williamson, direttore per l'Europa e l'Asia centrale di Human Rights Watch. "Apparentemente questo verdetto non intende solo mettere a tacere Navalny, ma funge da monito per la società civile russa e chiunque osi opporsi alle politiche del Cremlino". Navalny - ricorda Hrw - "è stato arrestato nel gennaio 2021 subito dopo il suo ritorno in Russia dopo essere stato curato in Germania in seguito all'avvelenamento quasi fatale nell'agosto 2020. Le autorità russe lo hanno accusato di aver violato i termini della sua libertà vigilata mentre era in Germania e nel febbraio 2021 lo hanno mandato in carcere per scontare i restanti 32 mesi della sua pena sospesa. Da allora le autorità russe hanno intentato nuove accuse penali contro di lui, apparentemente con l'obiettivo di garantire che rimanesse rinchiuso per molti anni e non potesse continuare a mobilitare la società civile russa e denunciare la corruzione ai più alti livelli del potere. Alla fine del 2021, nel suo post sui social media, Navalny scherzando diceva che sarebbe uscito di prigione "entro la primavera del 2051". Il processo si è svolto in una colonia penale a Pokrov, dove Navalny ha scontato la sua pena detentiva per precedenti accuse. È stato condannato ad altri nove anni di carcere e una multa di 1,2 milioni di rubli (circa 11.300 dollari Usa).
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