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Ryanair rimette i conti in ordine

Aerolinee/La compagnia riduce le perdite e vuole lasciare la Borsa di Londra



di Paolo Verdura

MILANO. Raddoppiano a 30,1 milioni i passeggeri nel primo semestre dell’esercizio 2021-2022 di Ryanair, che ha ridotto la perdita da 411 a 48 milioni di euro, portandola a circa il 10% del precedente rosso. Per la prima compagnia aerea in Italia, che sta valutando di abbandonare la Borsa di Londra, è difficile dare stime sull’intero esercizio, a campagna delle prenotazioni ormai in fase avanzata, per le incertezze sui prezzi dei carburanti e sull’andamento dei contagi da Covid 19. In crescita dal 72 al 79% l’indice di riempimento dei voli, mentre i ricavi sono balzati dell’83% a 2,15 miliardi di euro. In rialzo però anche i costi operativi, che si sono gonfiati del 63% a 2,2 miliardi di euro a causa della ripresa più decisa delle attività e del già indicato prezzo dei carburanti. Positiva la reazione del titolo in Borsa, dove il Gruppo ha guadagnato a fine seduta lo 0,6% a 16,86 euro. Proprio sulla Borsa si prepara una grossa novità per la compagnia guidata dall’eclettico Michael O’Leary. Il management sta valutando infatti l’addio a Londra per effetto di una “consistente riduzione degli scambi” nella City ed in coerenza con una “tendenza generale delle contrattazioni sulle azioni di società dell’Ue dopo la Brexit”. Secondo il Gruppo del resto “la quotazione primaria nel mercato regolamentato di Euronext Dublino offre agli azionisti il grado di protezione più elevato, incluso il rispetto del codice di corporate governance del Regno Unito”. Una riduzione degli scambi che, a detta della Compagnia irlandese, è “potenzialmente più acuta per Ryanair a seguito dell’estensione ai cittadini britannici del divieto in corso da tempo per i cittadini extra- Ue di acquistarne le azioni per effetto della Brexit”. Da qui la decisione del Cda di “valutare gli effetti del ritiro della quotazione standard dal Lse (Borsa di Londra, ndr)”. La Compagnia irlandese ricorda inoltre che le proprie azioni sono scambiate sul Nasdaq tramite gli Adr, i certificati depositari americani, riservati titoli emessi su mercati finanziari fuori dagli Usa. Se è ormai prevedibile la decisione sulla Borsa, è assai più arduo fare previsioni sull’intero esercizio. “Le prenotazioni ormai in fase avanzata - spiegano a Dublino - e la ripresa del traffico richiederà una continua stimolazione sui prezzi”. Un fattore che, insieme a “prezzi crescenti per la piccola quota scoperta del bilancio del nostro fabbisogno energetico” rende “molto limitata la visibilità sui conti dell’intero esercizio”. “È perciò difficile - prosegue la Compagnia - fornire una previsione esauriente sui 12 mesi”. Il Gruppo ritiene comunque di poter raggiungere “quota 100 milioni di passeggeri, a seconda anche delle tariffe invernali”, con una perdita di esercizio stimata tra “i 100 e i 200 milioni di euro”. Cifre che dipenderanno “dall’andamento della campagna vaccinale, escludendo sviluppi non avversi della pandemia da Covid 19". Nel primo giorno della Cop26 Ryanair annuncia poi i propri impegni sul fronte ambientale. Secondo la Compagnia “ogni passeggero che sceglie di passare dalle compagnie di bandiera a Ryanair contribuisce a ridurre le loro emissioni di Co2 fino al 50% per ogni volo”. “Nei prossimi 5 anni - annunciano a Dublino - il nostro traffico crescerà di circa il 50% a 225milioni di passeggeri, grazie ai nuovi Boeing 737 ‘Gamecharger, che offrirannoil4%dipostiasedereinpiùe consumeranno il 16% di carburante in meno, riducendo le emissioni sonore del 40%, contribuendo ad abbassare l’impronta carbonica di ogni passeggero nei prossimi 10 anni”.

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