Sanders appoggia Biden
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
CASA BIANCA/IL SENATORE DEL VERMONT: “FARÒ DI TUTTO PERCHÉ BATTA TRUMP”

WASHINGTON. Bernie Sanders dà il suo endorsement per la Casa Bianca a Joe Biden in un’apparizione a sorpresa in video live dell’ex vicepresidente. Il senatore, che ha sospeso la sua campagna la scorsa settimana, afferma che è necessario che tutti, non solo i suoi supporter, sostengano Biden per fare in modo che Donald Trump diventi un presidente con un solo mandato. “Farò tutto quello che posso perché questo accada”, assicura nel video, dove Biden lo ringrazia, definendo il suo appoggio “molto importante per me”. Sanders spiega che “non è un grande segreto” che ci siano differenze tra loro in politica e che non le ignoreranno. Le loro campagne, prosegue, hanno discusso per settimane e stanno definendo delle task force per esaminare le aree politiche in cui le due anime del partito democratico possono unirsi. Anche la giovane star dem Alexandria Ocasio-Cortez intende sostenere Joe Biden nelle elezioni presidenziali ma non gli ha ancora dato il suo endorsement, a differenza del suo mentore Bernie Sanders, e pone delle condizioni. “Unità e unificazione non sono un sentimento, sono un processo. E ciò che spero non accada in questo processo e’ che ciascuno tenti di mettere sotto il tappeto politiche vere come una differenza estetica di stile”, ha spiegato in una intervista al New York Times la deputata, popolarissima tra i millennials e i latinos, due bacini elettorali importanti per i dem. “L’intero processo di unificazione deve essere scomodo per tutte le parti coinvolte. Se Biden farà solo cose verso cui e’ a proprio agio non sara’ sufficiente”, ha proseguito, p0recisando che la conversazione sui cambiamenti necessari non è un paio di ossa lanciate all’ala progressista del partito. “Capire cosa sarà questo processo e’ parte della conversazione di cui penso Bernie e la Warren ed altre persone facciano parte”, ha aggiunto gli esempi fatti dalla Ocasio-Cortez quello su Medicare, l’assistenza sanitaria gratuita per gli ultra sessantacinquenni: “Hanno proposto un ramoscello d’ulivo abbassando l’età a 60 anni ed è quasi insultante. Penso che Hillary stesse valutando di abbassarla a 50, quindi stiamo parlando di una concessione che è di 10 anni peggiore di quella del candidato del 2016". Un altro esempio riguarda l’immi- grazione: a suo avviso non basta parlare di percorso di cittadinanza solo per i dreamer, “che è una concessione politica di 10 anni fa”, ma per tutte le persone irregolari. La deputata ritiene che Biden abbia vinto per la coalizione che è riuscito a costruire, per il suo servizio al Paese e “un sacco di altri motivi differenti” ma non per la sua agenda. Torna intanto alla ribalta la la storia di Tara Reade, che ha lavorato brevemente come aiutante per l’ex vice presidente Joe Biden negli anni Novanta, quando lui era senatore del Delaware. La donna l’anno scorso aveva detto che Biden le aveva toccato in modo inappropriato il collo e i capelli. Ora invece la donna ha detto al New York Times che nella primavera del 1993, quando lavorava come assistente nel suo ufficio a Capitol Hill, l’attuale candidato democratico la spinse contro un muro, le mise la mano sotto la gonna e la penetrò. Nbc News spiega poi che Reade ha presentato una denuncia ufficiale alla polizia di Washington giovedì, raccontando di un assalto avvenuto tra il primo marzo e il 31 maggio 1993, e pur se nel rapporto non si nomina direttamente Biden, lei ha confermato che quello che viene indicato come ‘soggetto 2’ nella denuncia è l’ex vice presidente. La campagna di Biden parla di accuse false, affermando che il presunto abuso “non è assolutamente accaduto
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