Sanders vince in Nevada
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
PRIMARIE/VOLA VERSO LA NOMINATION, BIDEN E BUTTIGIEG LO INSEGUONO

LAS VEGAS. Bernie Sanders vince anche in Nevada. Secondo le proiezioni di Fox, il senatore del Vermont si aggiudica i caucus e, staccando i lontani inseguitori Pete Buttigieg e Joe Biden, lancia la sua volata alla conquista della nomination democratica. La nuova vittoria consente a Sanders di consolidare il suo status di frontrunner nella corsa alla Casa Bianca e affermarsi sempre più come l’anti-Trump.I dati preliminari indicano una vittoria schiacciante del senatore, che supera così un test cruciale sulla sua tenuta. Una prova sulla quale si temeva l’effetto delle interferenze russe: l’intelligence americana ha infatti lanciato l’allarme sulla campagna ombra orchestrata dalla Russia per favorire il senatore, creare confusione nel partito e, come obiettivo ultimo, promuovere la rielezione di Donald Trump. “Il mio messaggio è chiaro: la Russia deve stare alla larga dalle elezioni”, ha tuonato il senatore prima del voto. Per i rivali di Sanders le interferenze hanno rappresentato una buona occasione per cercare di colpirlo e fermare la sua volata. Ma non hanno avuto successo: il senatore ha superato senza problemi la prova del Nevada, il primo stato occidentale chia- mato a votare e quello finora con l’elettorato più variegato, composto per il 30% da ispanici, per il 10% afroamericani e una crescente popolazione di asiatici. Un elettorato che non ha penalizzato, in base ai primi dati, Buttigieg e che ha mostrato una tenuta di Biden. Rispetto al trio di testa Elizabeth Warren, secondo molti ormai all’ultima spiaggia, appare lontana. Nonostante le sue buone perfomance ai dibattiti, la campagna della senatrice non ha finora sfondato e nei sondaggi, e alle urne, è decisamente indietro rispetto ai rivali. Warren, così come Buttigieg e Amy Klobuchar, è inoltre alle prese con un problema pressante: le casse quasi vuote. Se Sanders e Michael Bloomberg, il convitato di pietra in Nevada, navigano nel- l’oro, gli altri candidati possono contare su tesoretti ben più ridotti per le loro campagne. E Warren è quella più in difficoltà, con in banca solo 2,3 milioni di dollari. Va un po’ meglio a Klobuchar, che può contare su 2,9 milioni e che, in vista del Super Tuesday, ha incassato l’importante appoggio di due quotidiani della California, il Seattle Times e il San Francisco Chronicle. Trump segue dalla Casa Bianca i risultati dopo il blitz degli ultimi giorni sulla ‘Strip’ di Las Vegas. Il presidente ha perso nel 2016 solo per due punti percentuali il Nevada ma da allora la situazione nello stato, a maggioranza democratica, è profondamente cambiata: il Nevada, travolto dalla crisi del 2008, sta sperimentando ora un vero e proprio boom economico di cui Trump si ritiene l’artefice.“In Nevada grazie all’andamento dell’economia e dell’occupazione vincerò in novembre”, ha twittato il tycoon sicuro di sé. Segue da lontano il voto anche Bloomberg. La perfomance non convincente all’ultimo dibattito non sembra aver intaccato le chance dell’ex sindaco di New York che, correndo ai ripari, ha annunciato di essere pronto ad alzare il velo sugli accordi di riservatezza di tre ex dipendenti della sua società relativi ad accuse di molestie sessuali. Una svolta insomma per il miliardario che, come molti all’interno del partito democratico, spera in una prima ‘pulizia’ in Nevada del parterre ancora troppo affollato dei candidati dem. Se così non fosse le chance che diventi realtà l’incubo dei liberal, ovvero altri quattro anni di Trump, rischierebbero di aumentare.
















Commenti