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Sanità: Speranza, 'Ecco come la rivoluzioneremo'

Pandemia opportunità di ammodernamento e rafforzamento



ROMA, 23 FEB - La pandemia ha messo in luce le criticità del sistema sanitario nazionale ma ora "abbiamo l'opportunità di trasformare la più dura emergenza sanitaria del dopoguerra in una grande opportunità di ammodernamento e rafforzamento della nostra sanità pubblica". Lo dice in una intervista a La stampa il ministro della Salute, Roberto Speranza. "Le difficoltà del nostro sistema sanitario nazionale non nascono con il Covid - dice - ma da una troppo lunga stagione di tagli che lo ha preceduto". Speranza dopo aver fatto il punto sulla situazione della pandemia precisando che "continueremo a monitorare il quadro epidemiologico" e sulla fine dell'emergenza "valuteremo nelle prossime settimane e poi decideremo, ma è chiaro che l'obiettivo è quello di una progressiva uscita", illustra il suo piano. "Il filo che unisce tutti i nostri interventi ruota intorno a tre parole: prossimità, innovazione e uguaglianza - sottolinea -. Il cuore della nuova rete territoriale saranno le Case di comunità. Luoghi fisici dove 24 ore su 24 e sette giorni su sette équipe multiprofessionali potranno rispondere a tutti i bisogni di assistenza che non siano quelli legati all'emergenza". Considerando gli hub più grandi sorgeranno "un totale di 1.350 strutture, alle quali si affiancheranno le altre Case della salute spoke". Grazie ai 20 miliardi previsti dal Pnrr, di cui 7 destinati al territorio, "faremo anche della casa il primo luogo di cura, portando entro il 2026 l'assistenza domiciliare al 10% per gli over 65". La rivoluzione prevista da Speranza prevede anche gli ospedali di comunità "ne realizzeremo 400 entro il primo semestre del 2026". Infine, precisa Speranza, "circa 7,6 miliardi andranno all'innovazione dei presidi sanitari, dei quali 4 per l'ammodernamento del parco tecnologico degli ospedali".

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