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Scarface

di Simona Balduzzi


titolo originale: Scarface

Paese: USA

anno: 1983

genere: drammatico

durata: 161 min.

regia: Brian De Palma

sceneggiatura: Oliver Stone, Armitage Trail

fotografia: John A. Alonzo , Lee Garmes

Produzione:Universal Pictures

Distribuzione:ReteItalia, United International Pictures, CIC Vídeo

musiche : Curtis Tandler , Giorgio Moroder

Tony Montana: “Accontentati tu, io prendo tutto, tutto quello che posso…"

Manny Ray: “E cosa vuoi tu?”

Tony Montana: “Il mondo chico... e tutto quello che c'è dentro…”

Pietra miliare del genere gangster, ‘Scarface’(1983) è il capolavoro scritto da Oliver Stone e diretto Brian De Palma, con protagonista assoluto Al Pacino, affiancato da Michelle Pfeiffer e Steven Bauer. Remake del classico omonimo di Howard Hawks, il film si discosta di molto dalla prima versione : nei contenuti e nell’ambientazione -che vede Miami al centro della pellicola , al posto di Chicago, mentre la droga resta l’elemento centrale al posto degli alcolici. Il film di De Palma vanta una narrazione dettagliata che permette di sottolineare l’ottima caratterizzazione dei personaggi. L’uso smodato del linguaggio volgare e l’estrema violenza, provocarono al tempo dell’uscita il film , giudizi contrastanti da parte della critica; solo nel corso degli anni venne sempre maggiormente rivalutato fino ad essere considerato come un caposaldo del genere. Tony Montana (Al Pacino) è imbrigliato nell’utopia del sogno americano che vuole perseguire ad ogni costo : un desiderio che l’amara e cruda realtà saprà ben presto distruggergli. Il film è di fatto un atto di accusa verso il sistema capitalista che induce alla bramosia: De Palma immortala fedelmente la Miami degli anni ’80 , con i suoi traffici legati alla droga e un substrato di violenza efferata . Lo sceneggiatore Oliver Stone, rimase a diretto contatto con ex-criminali e agenti dell’antidroga per ritrarre il meglio possibile quel mondo, dove sopraffazione e di cattiveria regnano al di là di ogni rapporto umano . Il ritmo travolgente , incalza negli eccessi di un mondo che illude e delude. La fotografia gioca tutto sul contrasto tra grigiore dei bassifondi e opulenza colorita negli interni sfarzosi dei trafficanti di cocaina; l’alternanza di musiche dolci e adrenaliniche - che portano la firma dell’italiano Giorgio Moroder- incanta e seduce ulteriormente , impreziosendo l’istrionica interpretazione di Al Pacino , consacrato con questo film nel firmamento di Hollywood. Le riprese, connotate all’utilizzo di zoom, carrelli , dolly e rallenty, seguono fedelmente i chiaro -scuri del disegno narrativo, permettendo al lavoro di De Palma di rappresentare un gioiello del cinema perfettamente fruibile al grande pubblico, che si è aggiudicato 3 nomination ai Golden Globe e una per miglior montaggio sonoro . Nel 2008, il film è stato inserito dal’American Film Institute tra i 10 migliori film gangster americani di tutti i tempi .

Trama

Tony(Al Pacino) e Manny(Steven Bauer) sono due profughi dell’esodo di Mariel, portati nel ghetto cubano a Miami e dal quale riescono a fuggire guadagnandosi la protezione del boss criminale Frank Lopez(Robert Loggia) . Ottenuta la green card di residenza , i due cominciano a lavorare come lavapiatti; questa condizione però sta stretta a Tony, che convince l’amico ad intraprendere la carriera di gangster . Nonostante gli atti di estrema violenza nel giro di malavitosi, Tony fa prevalere il carattere forte e cinico ; quando incontra Elvira(Michelle Pfeiffer) però, ne resta così affascinato da volerla conquistare. Le cose si complicano ulteriormente e quello che sembrava un sogno di gloria si rivela un incubo.

“Tony Montana: Per me due cose contano a questo mondo: le palle e la mia parola e le ho sempre onorate tutte e due…”




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