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Serbia: Vucic conferma, sì a Ue ma con amicizia Russia

Colloquio con capo commissione esteri Duma. Gas e Ucraina



BELGRADO, 26 APR - La Serbia intende proseguire il suo percorso sulla strada verso l'integrazione nella Ue, mantenendo al tempo stesso i suoi rapporti di amicizia con la Russia. Lo ha ribadito il presidente Aleksandar Vucic, incontrando oggi a Belgrado Leonid Slutski, presidente della commissione esteri della Duma, la Camera bassa del parlamento russo. Nel colloquio, ha riferito la presidenza in un comunicato, Slutski si è congratulato con Vucic per la sua rielezione alla presidenza nelle elezioni del 3 aprile scorso, e ha illustrato la posizione di Mosca sul conflitto armato in Ucraina. Si è parlato delle prospettive di sviluppo delle relazioni bilaterali, compresa la sfera energetica e il prossimo rinnovo del contratto per le fornitire di gas russo alla Serbia. L'accordo sul gas a Belgrado a prezzo di grande favore scade a fine maggio, e Vucic spera che Mosca confermerà tale trattamento alla Serbia. Il presidente ha detto che anche nel suo secondo mandato la sua attenzione maggiore sarà dedicata allo sviluppo economico del Paese, proseguendo nell'impegno per il mantenimento della pace e della stabilità nella regione. La Serbia, che è il principale alleato della Russia nei Balcani, ha condannato la violazione dell'integrità territoriale dell'Ucraina, ma si rifiuta di aderire alle sanzioni occidentali contro Mosca invocando i suoi interessi nazionali - a cominciare dalle forniture energetiche e dall'appoggio russo sulla cruciale questione del Kosovo. Una posizione questa che non è ben vista dalla Ue, con cui Belgrado è impegnata nel negoziato di adesione. E le pressioni occidentali sulla Serbia a questo riguardo, e anche sulla questione del Kosovo, sono con ogni probabilità alla base dell'esito sorprendente di un ultimo sondaggio, che ha rivelato per la prima volta una maggioranza di serbi contraria all'adesione all'Unione europea.

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