top of page

Si stringe sull’inaugurazione

Il commissario Bucci replica alle accuse: “Non è fuori norma”



di Sabina Rosset



GENOVA. Dopo il supercollaudo del nuovo Ponte di Genova il commissario per la ricostruzione e sindaco Marco Bucci stringe sull’inaugurazione. “Abbiamo ulteriormente ristretto l’intervallo possibile per l’inaugurazione del nuovo ponte, che avverrà in un giorno compreso tra l’1 e il 5 agosto”, ha spiegato. “E’ in corso il collaudo statico, le cose stanno andando bene e non ci sono ostacoli, proprio oggi porteremo avanti un dialogo con la Presidenza della Repubblica per capire quale possa essere il giorno migliore”. Il collaudo statico dell’opera è intanto proseguito, dopo le prove avviate con il carico sul nuovo viadotto di tutti i 56 autoarticolati coinvolti nell’operazione per 2.500 tonnellate di peso. I lavori sono ripresi ieri verso le 8 per concludersi poco dopo le 19. Nel pomeriggio si sono mossi sulla struttura anche i moduli spmt, i carrelli telecomandati, utilizzati per le prove sulla rampa di innesto con l’autostrada A7. Bucci è tornato anche sul supposto problema dell’essere ‘fuori norma’ del ponte che avrebbe portato a ridurre il limite di velocità sul nuovo ponte a 80 km/h rispetto a quello di 90 km/h in vigore a suo tempo sul Morandi. “Leggere sui giornali che il ponte è fuori norma è veramente ridicolo - ha affermato il commissario -. Innanzitutto perché non è vero ma poi perché io vorrei dire a chi scrive queste cose di informarsi e di leggere le relazioni che sono pubblicate sul sito della struttura commissariale, dire che il ponte fuori norma è una falsità e ognuno deve essere responsabile di quello che afferma”. “La curva del tracciato era preesistente già nel vecchio ponte”, il nuovo “ricalca quell’impostazione, è conforme ai vigenti requisiti tecnici, in base ai quali è stata calcolata la velocità massima di esercizio di 80 km/h, che il concessionario potrà poi variare a seconda delle modalità di esercizio”, aveva chiarito la struttura commissariale. Sui social dopo le notizie di stampa sabato era inizialmente ‘montata’ una polemica, anche politica, che puntava alla presunta mancanza di non aver voluto nella ricostruzione ‘rettificare’ il tracciato impiegando magari più tempo. “Non è il commissario, ma il governo e il parlamento, ad aver stabilito di dover operare in estrema urgenza”, aveva aggiunto il commissario. Tra il materiale sul sito del commissario si può anche trovare la relazione data al consiglio superiore dei lavori pubblici in cui si ricorda che, quanto a urgenza, la mancanza del ponte costa a Genova 2 milioni di euro al giorno. Si spiega che il quadro normativo di riferimento è quello dell’articolo 13 del codice della strada sulle norme per la costruzione delle strade in cui si indica che sia il Mit a indicare “le norme funzionali e geometriche per la costruzione”, ma che è possibile una deroga “per specifiche situazioni allorquando particolari condizioni locali, ambientali, paesaggistiche, archeologiche ed economiche non ne consentono il rispetto, sempre che sia assicurata la sicurezza stradale e siano comunque evitati inquinamenti”. Nel frattempo lo stesso dibattito sui social sul nuovo viadotto ‘a norma’ o meno, si è decisamente ridimensionato. Molti tratti dell’autostrada in Liguria hanno del resto limiti ridotti e sembra anche improprio un confronto con il Morandi, finito come noto con il tragico crollo del 2018.

Comments


bottom of page